Vicenda incredibile

Manco "Beautiful": divorzi, viaggi, finte gravidanze e conversioni religiose. Il Tribunale smonta la "soap opera"

Il Comune di Vimodrone ha avuto la meglio su un 32enne, egiziano e irregolare, che aveva fatto causa all'ente perché voleva registrare la sua presunta relazione sentimentale con una italoargentina

Manco "Beautiful": divorzi, viaggi, finte gravidanze e conversioni religiose. Il Tribunale smonta la "soap opera"
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Matrimoni (celebrati o solo annunciati), tradimenti, un divorzio, un figlio, viaggi da sogno sulle sponde del Nilo, lunghi soggiorni all’estero e conversioni religiose.

Una vera "soap opera" in salva vimodronese

Leggendo la sentenza emessa nei giorni scorsi dal Tribunale civile di Monza, che a tratti sembra ripercorrere (non per colpa del giudice, quanto per la vicenda in sé) la trama di una soap opera anni Ottanta, emergono con chiarezza le motivazioni che avevano spinto il Comune di Vimodrone a opporsi alla concessione della residenza in città a un 32enne di nazionalità egiziana, senza regolare permesso di soggiorno, e alla registrazione del contratto di convivenza con una donna italiana di circa vent’anni più grande di lui. In primis perché chi ha deciso di fare causa all’Amministrazione per quei "no" non è nemmeno riuscito a dimostrare che questa convivenza (dal 2018) esistesse davvero.

La causa intentata contro il Comune per quel "no"

A trascinare in giudizio il Municipio, nel 2023, era stato un cittadino 32enne nordafricano, domiciliato in una casa del centro di Vimodrone, che pretendeva che l’ente procedesse alla sua iscrizione anagrafica nel registro della popolazione residente e al suo inserimento nello stato di famiglia della presunta compagna. Presunta, è giusto evidenziarlo, perché il giudice, come ben espresso nel dispositivo, non ha potuto far altro che alzare le mani e respingere il suo ricorso. L’obiettivo dell'uomo era ribaltare il precedente verdetto del Collegio, che a febbraio 2024 diede ragione al Comune.

La relazione sentimentale (presunta) con una italoargentina

Ma andiamo con ordine. L’uomo ha messo agli atti di intrattenere una relazione sentimentale con la partner dal 2018. I tentativi di acclararlo, però, visto che rappresentava il presupposto di fatto per l’accoglimento della sua domanda, sono volati via come foglie al vento.

Il mistero delle fotografie che non provano alcunché

Il ricorrente ha come prima cosa prodotto delle fotografie: nella prima, di gruppo e senza riferimenti temporali, si vedono il 32enne, la donna italiana e diverse altre persone. In altre, invece, "del tutto irrilevanti" ha ammesso il giudice brianzolo titolare del fascicolo, compare solo la 50enne e non l’egiziano. Per quanto riguarda altre immagini messe agli atti, estrapolate dai social e riferite a un viaggio a Luxor nel 2018, solo in una si vedono il 32enne e la presunta fidanzata. Ce n’è infine un’altra, datata 2019, "che nulla comprova in merito alla relazione sentimentale", dove si vedono la (forse) compagna del 32enne e la sorella di quest’ultimo.

La conversione all'Islam di lei

In questo vortice è spuntato anche un documento, con il quale il nordafricano ha attestato la conversione della 50enne alla religione mussulmana, "in vista di un futuro matrimonio tra le parti mai celebrato".

Spunta fuori pure l'Albania...

L’extracomunitario ha comunque prodotto un permesso di soggiorno: non per la permanenza in Italia, però, bensì in Albania, che non fa parte dell’Unione europea, rilasciato nel maggio del 2022 e con validità un anno. "Non si comprende per quale motivo sia andato in Albania, se aveva una relazione sentimentale dal 2018", ha sottolineato il giudice.

Dal Sudamerica a Vimodrone, passando per Campobasso

Se la posizione del 32enne è alquanto confusa, quella della fidanzata (o sedicente tale) non è propriamente lineare. Nata in Argentina e trasferitasi in Italia, era poi tornata nel Paese natio, sposandosi e diventando mamma. A fine 2019, dopo il divorzio e con il rapporto amoroso già in corso con il 32enne (quest’ultimo ha messo agli atti che dura dal 2018), è tornata nella Penisola, portando con sé il figlio maggiorenne. Volata ancora Oltreoceano, l’ultimo rientro in Italia risale al 2021, a Campobasso, con la richiesta (accolta) della cittadinanza italiana. L’anno successivo si è spostata in Lombardia: prima a Corsico, infine a Vimodrone, dove è stata raggiunta dal figlio che intanto era rimasto in Sudamerica.

L'arrivo in Italia del 32enne per "turismo"

A luglio 2022 la neo vimodronese ha chiesto l’ingresso in Italia del 32enne per due mesi e per motivi di turismo, dichiarando di avere con il medesimo "rapporti di amicizia".
In questo vero caos restano le parole del giudice.

"Le parti dal 2018 si sono incontrate raramente e hanno avuto un percorso di vita del tutto autonomo: il ricorrente in Egitto e Albania, lei in Argentina, dove era sposata e viveva suo figlio, poi in Egitto (a Luxor, per l’evento della fotografia con la sorella di lui, ndr), ancora in Argentina e quindi in Italia. Solo dopo aver ottenuto la cittadinanza italiana pare si sia stabilita a Campobasso e poi in Lombardia".

La donna ha documentato di aver trascorso un periodo di vacanza proprio in Albania, due settimane nella primavera del 2023. Tuttavia il (forse) fidanzato non aveva potuto ospitarla a casa sua perché condivideva una stanza con altre persone. Da qui la necessità di prenotare un posto in hotel.

La gravidanza (che non c'è mai stata)

Pare, così ha detto l’interessato, che si sia voluto trasferire in Italia (senza permesso di soggiorno) perché pensava che la donna fosse incinta. Aspetto che lei aveva tuttavia già smentito.

La posizione del Comune accolta dal Tribunale

Nel vortice di affermazioni e aspetti tutt’altro che verificati resta la sentenza del Tribunale, che ha respinto il ricorso del 32enne sposando in pieno la tesi dell’avvocato Laura Borella, che ha difeso gli interessi e la tesi del Municipio.

E pensare che un giudice aveva "abboccato" alla "soap opera"

Sullo sfondo resta una domanda. Nei mesi scorsi un primo giudice, tramite ordinanza e nonostante un parere ministeriale, aveva accolto le richieste del 32enne, ordinando al Municipio la sua iscrizione all’Anagrafe e la registrazione del contratto di convivenza. Solo dopo un ricorso dell’Amministrazione il fascicolo era poi passato a un altro togato, che si è espresso nella sentenza pubblicata venerdì, condannando il 32enne a rimborsare al Municipio le spese legali. Ma come è stato possibile che un giudice, inizialmente, avesse dato credito alla trama di una soap opera che faceva acqua da tutte le parti?

La foto di copertina è stata realizzata con l'Intelligenza artificiale 

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