"Cerco chi ha salvato il mio cane dal Naviglio"
L’uomo si è tuffato a Inzago per aiutare la proprietaria, che ora vorrebbe ringraziarlo con una torta
Si stava godendo una passeggiata con il suo amato cane, un weimaraner o bracco di Weimar (una razza da caccia originaria della Germania) quando l’amico a quattro zampe è finito nel Naviglio in zona Conca a Inzago senza più riuscire a tornare a riva a causa della corrente che lo trascinava via. Provvidenziale l'intervento di un passante.
Alla ricerca dell'eroe misterioso
In suo soccorso è arrivato un misterioso eroe, che ha salvato l’animale per poi andare via. E ora Inna Herdyk sta cercando di rintracciarlo, per ringraziarlo a dovere e magari offrirgli un dolce.
E’ successo domenica della scorsa settimana.
Eravamo nella zona verso Cassano, dove un tempo c’era una sbarra e dove è possibile scendere al canale. Il nostro amato “King Artur”, che noi chiamiamo “Arci”, stava giocando in acqua in una zona sicura quando un bambino gli ha lanciato un pezzo di legno e lui è andato a prenderlo. Non è più riuscito a riavvicinarsi a noi perché la corrente glielo impediva. Ero spaventata per lui: ce lo hanno regalato quando aveva due mesi e ora è un giocherellone di due anni pieno di energia
ha spiegato l’inzaghese.
In quel momento stava passando lungo la ciclopedonale un uomo in sella alla sua due ruote.
Io stavo gridando il nome di “Arci” e lui si è accorto della situazione. Si è fermato e ha lasciato la bici per poi entrare nel canale. Grazie a lui sono riuscita a riprenderlo ed è finito tutto bene. L’ho subito ringraziato e lui mi ha risposto che è il suo lavoro dato che fa il Vigile del fuoco e che sarebbe tornato in Caserma. Poi è risalito in sella ed è andato via
ha proseguito la 43enne.
Passato lo spavento, tornando a casa l’inzaghese ha pensato al misterioso eroe che l’aveva aiutata.
Ho scritto sui social per cercare di identificarlo. Al momento, per la concitazione, non gli avevo chiesto il nome, così ho sperato di rintracciarlo. Purtroppo non ho molti elementi utili perché indossava il caschetto e gli occhiali, non saprei neanche definire l’età. Forse era sulla cinquantina. Sapendo però che di mestiere è un pompiere, ho pensato potesse essere in servizio alla Caserma di Gorgonzola, la più vicina a Inzago, così ho scritto anche sui gruppi social di questa città. Al momento, però, non ho ricevuto risposta. Mi piacerebbe dimostrargli la mia riconoscenza, andare a trovarlo, magari portargli una torta. Non sempre si trovano sconosciuti così generosi. Spero che chi si riconosca in questo racconto si faccia avanti
ha concluso la donna.