Sgombero Casa albergo, il Pd all'attacco
I dem di Sesto San Giovanni mettono i puntini sulle "i"
La Casa Albergo di Sesto San Giovanni è stata sgomberata mercoledì 31 luglio 2024. Il Partito democratico vuole chiarire le responsabilità che hanno portato a quella situazione.
Comunicato dei dem
Chi ha potuto assistere, nonostante l’imponente dispiegamento di Forze dell’ordine, riferisce un profondo disagio nel vedere persone in evidente stato di necessità, smarrite, sconsolate e senza assistenza. Una scena che mai avremmo voluto vedere, soprattutto li, in un luogo pensato e realizzato anni fa per accogliere e includere.
Comincia così il comunicato diffuso dal Partito democratico di Sesto in merito allo sgombero della Casa Albergo.
Una scena che dovrebbe far interrogare, chi ci amministra, su quali debbano essere i valori che devono far muovere un'Amministrazione lungimirante e attenta ai bisogni dei propri cittadini e su quali debbano essere i loro obiettivi.
Una domanda che sorgerebbe spontanea nel cuore di ognuno, ma evidentemente non in quello del sindaco, il quale, al contrario, non ha perso tempo sui suoi profili social, e mentre lo sfratto era ancora in corso ha accusato delle fantomatiche precedenti Amministrazioni di sinistra, di aver creato e portato avanti questa situazione.
I dem rispediscono quindi al mittente eventuali accuse e, anzi, sono i primi a puntare il dito:
Ricordiamo che la verità è ben diversa da come ce la racconta il sindaco.
Infatti, l'imbarazzante situazione della struttura è da imputarsi unicamente al sindaco Di Stefano, il quale già nel 2018 (ben 6 anni fa) ha affidato direttamente e senza bando, alla fondazione Vvvicent la gestione della struttura.
Quindi se si sta cercando un colpevole per l'attuale situazione della Casa Albergo, caro sindaco, non sono necessari roboanti post in cui si cercano i colpevoli, perché i colpevoli siete voi.
Colpevoli di esservi rifiutati di incontrare cittadini in difficoltà e le associazioni che li rappresentano.
Colpevoli di non aver risposto, nemmeno durante l'ultimo consiglio comunale, alle richieste delle forze di opposizione che chiedevano chiarimenti sulle modalità di sfratto e sulle possibilità di assistenza per gli inquilini che sarebbero stati sfrattati.
Colpevoli, per incuria e menefreghismo, di aver portato due strutture d'eccellenza, come la Casa Albergo e il Residence Puccini ad un drammatico epilogo.Ora che queste due strutture che potevano essere una prima risposta al tema abitativo sono state chiuse, quali saranno le azioni che questa Amministrazione vuole mettere in campo per risolvere il problema abitativo?
Temiamo che la risposta sarà solo silenzio sul Residence Puccini e monetizzazione sulla Casa Albergo; una monetizzazione volta ad impedire anche in futuro politiche di accoglienza delle quali la nostra città è sempre andata giustamente orgogliosa.
Hanno creato il problema tollerando le occupazioni e ora protestano, la Stalingrado d'Italia non è più rossa se ne facciano una ragione.