Liscate e la Martesana non dimenticano le vittime del terrorismo
In piazza San Francesco sono arrivati i rappresentanti della staffetta che collega Milano, Brescia e Bologna, città colpite dal terrorismo di stampo neofascista
Memoria significa non dimenticare. I fatti, le emozioni, il dolore, lo sdegno e quella voglia di combattere i soprusi e il male che colpirono l'Italia negli anni della Strategia della tensione. Oggi, giovedì 1 agosto, Liscate ha accolto una tappa della staffetta Milano - Brescia - Bologna che commemora i tre attentati terroristici in cui trovarono la morte oltre cento morti.
La staffetta contro il terrorismo
Era presente il sindaco di Liscate Lorenzo Fucci ad accogliere la delegazione dei referenti della staffetta che ogni anno, dal 1985, unisce con un filo simbolico Milano e Bologna, successivamente anche Brescia, teatri delle stragi del terrorismo di stampo neofascista di piazza della Fontana, piazza della Loggia e la Stazione di Bologna Centrale.
Insieme al primo cittadino di Liscate c'erano anche i suoi assessori, i consiglieri, ma anche rappresentanti della Martesana: il sindaco di Melzo Antonio Fusè, quello di Paullo Luigi Agostino Gianolli insieme all'assessore Abdullah Badinjki, l'assessore di Truccazzano Angelo Bonetti, il consigliere comunale di Settala Roberto Bruscagin e quello di Vignate Airoldi Federico.
Gli staffettisti, in bici e a piedi, sono entrati in piazza San Francesco accolti dall'applauso della gente, con la musica della Banda di Santa Cecilia che ha voluto sottolineare la solennità del momento dedicando anche il Silenzio alle vittime delle stragi. Erano presenti anche i rappresentanti delle Forze dell'ordine, con Polizia Locale di Melzo e dell'Unione, il vicecomandante della Stazione Carabinieri di Melzo e i volontari dell'Anc.
Per non dimenticare
A prendere parola il sindaco Fucci che nel suo discorso (una parte la riportiamo nel video all'inizio della notizia) ricordava il senso di una manifestazione che da sempre vede impegnato il Comune di Liscate come ospitante di una tappa. Anche perché gli staffettisti, purtroppo, sono sempre meno, ma il valore del messaggio che portano non deve essere intaccato.
Dopo i ringraziamenti di rito, spazio a un piccolo rinfresco offerto dall'Amministrazione comunale a tutti i presenti.