Nuovi palazzi nei campi tra Carugate e Cernusco sul Naviglio
Approvato dalla Giunta Maggioni il Piano attuativo legato all'Ambito di trasformazione 10: edifici residenziali di quattro piani. Salvaguardato il sentiero con i filari di platani
Tassello dopo tassello, il disegno di città messo nero su bianco dal Piano di governo del territorio dell’Amministrazione di Carugate guidata dal sindaco Luca Maggioni inizia a prendere forma.
Nuove palazzine ai confini tra Carugate e Cernusco
La Giunta ha approvato nei giorni scorsi la proposta di Piano attuativo legato all’Ambito di trasformazione 10, tra le vie Don Mariani, della Cappelletta e Ticino, a destinazione prevalentemente residenziale e conforme al Pgt vigente. Con una superficie territoriale complessiva pari a circa 5.600 metri quadrati, porterà con sé oneri di urbanizzazione primaria e secondaria pari a quasi 550mila euro e opere per altri 650mila.
Posto al confine sud della città, il progetto urbanistico si inserisce a ridosso del recente edificato (che risale ai primi anni 2000), dei campi coltivati verso Cernusco sul Naviglio e dell’area ex Eni, che è in fase di bonifica dall’inquinamento del terreno da idrocarburi e che sarà ceduta al Comune come sedime agricolo.
Salvaguardati il sentiero bianco e la roggia
Il sedime oggetto del Piano attuativo recentemente finito al vaglio dell’Esecutivo, sul quale atterreranno anche i diritti edificatori di un ambito confinante che si trova a sud, è tagliato in due da un vecchio sentiero bianco (il prolungamento di via della Cappelletta), che verrà salvaguardato, come pure la roggia che si trova in via Adda. Altrettanti (due) sono i lotti riferiti a differenti proprietari e operatori immobiliari, sui quali sorgeranno palazzine di massimo quattro piani fuori terra.
Le opere di urbanizzazione
Per quanto riguarda le opere di urbanizzazione, sono previsti tra gli altri un collegamento stradale tra via della Cappelletta e via Ticino (ora a fondo chiuso), un percorso ciclabile curvilineo, a doppio senso di marcia, che intersecherà il sentiero in terra battuta, l’ampliamento del parcheggio attuale in via Ticino e (sempre fuori comparto) la sostituzione delle staccionate rotte e degradate tra via Ticino e via Adda e lungo via Adamello.
Gli Ambiti di trasformazione adiacenti
Come detto, l’At10 rappresenta solo l’ultimo tassello in ordine di tempo di un puzzle costituito dal Pgt approvato sul finire della prima Amministrazione Maggioni. L’Ambito di trasformazione, infatti, dialogherà a stretto giro con il progetto di ampliamento della casa di riposo San Camillo, con la rigenerazione urbana dell’ex Ribaltabili Colombo e dell’ex Bonfanti di via Clemente Alberti (anch’essi a destinazione residenziale) e con il nuovo supermercato Famila di Cascina Mirabello.
Alcuni alberi saranno però sacrificati
All’intervento edilizio dell’At10 non sopravviveranno diversi alberi che si trovano all’interno del comparto:
"Pur rappresentando un nucleo significativo per quantità, sottoposto a censimento e verifica, non è sufficientemente adeguato per essere sottoposto a un programma di espianto e ripiantumazione - ha evidenziato il progettista nominato dagli operatori - Gli elevatissimi costi correlati a un programma di espianto e contestuale ripiantumazione non sarebbero giustificabili".
Ma si provvederà a nuove piantumazioni
Meglio investire le risorse, sempre a detta del privato, in un’attività di messa a dimora e rinnovamento delle essenze arboree. Il tutto "per collocare le nuove alberature all’interno di un progetto paesaggistico più adeguato e performante".
Tuttavia i filari di platani a ridosso della stradina bianca "costituiscono nel tessuto esistente elementi vegetali riconosciuti dalla popolazione locale e meritano di essere preservati - hanno evidenziato i progettisti - Per questo il piano prevede l’espianto nella prima stagione invernale disponibile e il loro riposizionamento più a sud".