Nuovo episodio

Si tuffa nel fiume e non riemerge: disperso un ragazzo

E' successo nel pomeriggio di ieri, domenica 21 luglio, a Medolago. I Comuni rivieraschi vivono una vera emergenza

Si tuffa nel fiume e non riemerge: disperso un ragazzo
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i tuffa nel fiume e non riemerge: disperso un ragazzo. E' successo nel pomeriggio di ieri, domenica 21 luglio 2024, a Medolago, come rifericono i colleghi di Prima Merate.it.

Stesso punto del ragazzo di Cernusco

Nuova emergenza, lungo l'Adda tra Medolago e Porto d'Adda, frazione di Cornate, in provincia di Monza e Brianza. L'allarme è scattato ieri, domenica, poco prima delle 15.30.

Si tratta all'incirca dello stessa punto in cui  il 12 maggio aveva perso la vita Bruno Pontara, quindicenne di Cernusco sul Naviglio.

Un sedicenne disperso

Anche in questo caso la persona dispersa sarebbe un adolescente. Stando alla ricostruzione dei fatti il ragazzo si sarebbe tuffato nelle acque del fiume e non sarebbe riemerso. Immediata è scattata la chiamata ai soccorsi: sul posto sono giunti Vigili del fuoco e sommozzatori. In cielo si è anche alzato l'elicottero.

Le ricerche sono proseguire lungo il corso del fiume anche a distanza di diversi chilometri.

L'emergenza

I Comuni rivieraschi come ogni anno con l'estate vivono una vera emergenza. L'Adda è indubbiamente un'attrazione turistica, ma per qualcuno la tentazione di immergersi nelle acque è troppo forte. Quest'anno i pericoli sono ancora maggiori, in quanto a causa delle abbondanti piogge delle scorse settimane la corrente è particolarmente impetuosa.

Il sindaco di Cassano d'Adda Fabio Colombo ha inviato una nuova nota, allegandola all’ordinanza di divieto permanente di balneazione firmata martedì, sottolineando che il Comune da solo non ha le forze necessarie per intervenire:

L’organico degli agenti è ridotto, serve l’invio di forze armate o militari affinché ci siano i dovuti controlli e i divieti imposti non vengano disattesi

ha detto.

Il Regolamento di Polizia urbana prevede già, dal 2018, il divieto di balneazione in tutti i corsi d’acqua del territorio. Quest’anno, però, si è ritenuto opportuno rinforzare ed estendere quanto già previsto nel testo normativo con l’emanazione di un’ordinanza sindacale ad hoc.

La decisione nasce a seguito di alcuni tragici fatti di cronaca estivi, che ancora una volta rimarcano la pericolosità delle acque fluviali: l’annegamento di un ragazzo di 25 anniil fortunato salvataggio di un bimbo di 5 anni, trascinato via dalla corrente e il terribile incidente sul lavoro che è costato la vita ad un operaio di Italgen Spa. Questi ultimi casi vanno ad aggiungersi al novero di annegamenti e salvataggi in extremis che ciclicamente, ogni estate, finiscono sulle prime pagine della cronaca locale di Cassano (negli ultimi 10 anni sono stati registrati circa 20 casi).

Le ricerche a Medolago

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