Approfondimento

Vigili del Fuoco al Cenacolo Vinciano: come intervenire salvaguardando l'opera d'arte

I pompieri sono attenti nel verificare le modalità di approccio in caso di emergenza per evitare danni alle strutture e alle opere del patrimonio artistico nazionale

Vigili del Fuoco al Cenacolo Vinciano: come intervenire salvaguardando l'opera d'arte
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Vigili del Fuoco a lezione di Storia dell'arte. O meglio di tecniche di conservazione delle opere. Per tutto luglio il personale del Comando di Milano  sarà impegnato insieme alla Direzione tecnica del Cenacolo Vinciano di Milano per conoscere le tecniche di intervento in caso di emergenza volte a salvaguardare l'opera d'arte di Leonardo Da Vinci.

Vigili del Fuoco a lezione

Lo scopo degli incontri che hanno preso il via lunedì scorso, 1 luglio 2024, è di approfondire e aumentare il livello di conoscenza del refettorio di Santa Maria delle Grazie, dove Leonardo Da Vinci dipinse l'Ultima Cena tra il 1494 e il 1498.

La singolare tecnica sperimentale utilizzata dal genio vinciano impone un continuo aggiornamento e miglioramento delle tecniche di conservazione del dipinto, ma anche, in caso di emergenza, un'attività da parte dei pompieri non invasiva e tesa a conciliare le esigenze del soccorso con quelle di tutela dell'opera e dell'intera struttura che l'accoglie.

Come evitare danni all'opera

In quest'ottica sono allo studio i punti dove posizionare i mezzi di soccorso, le vie di uscita in caso di evacuazione improvvisa dei visitatori, i vari livelli di allarme, i punti sensibili del refettorio (come il tetto fatto in legno e metallo), ma soprattutto la fragilità della sala che accoglie l'Ultima Cena e ospita, sulla parete opposta, la monumentale Crocifissione di Giovanni Donato Montorfano.

Gli incontri si inquadrano nell'ottica di un'attenta politica di salvaguardia del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese da parte dei Vigili del fuoco, che ha avuto  il suo punto di svolta in occasione del terremoto dell'Aquila del 2009 dove l'attenzione e la perizia del personale del 115 permise la conservazione di migliaia di opere all'interno di musei e chiese.

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