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Alimentazione nei bambini, il tavolo di Regione Lombardia

Delineato un gruppo di esperti che si occuperà di tracciare un modello alimentare pensato per i bambini dagli 0 ai 3 anni

Alimentazione nei bambini, il tavolo di Regione Lombardia
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Nasce  in Lombardia il primo Tavolo congiunto fra Istituzioni, pediatri, società scientifiche, operatori della filiera ed esperti per tracciare le linee guida di un modello di alimentazione "a misura di bambino da 0 a 3 anni’ all’insegna del ‘Made in Italy". Questo l’importante risultato raggiunto oggi a Palazzo Lombardia nel corso del workshop "Alimentazione del Bambino e dimensione sociale: la politica del fare", cui hanno partecipato, fra gli altri, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e l’assessore al Welfare, Guido Bertolaso.

Una migliore alimentazione a scopo di prevenzione

Oggi è chiaro ed evidente a chiunque come uno stile di vita sano, composto da esercizio fisico e una buona alimentazione, faccia la differenza, a livello di salute e di possibilità di sviluppo di patologie. E secondo il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana è fondamentale che questi modelli vengano introdotti fin da subito, "perché ancora oggi ci sono delle distorsioni".

"Oggi nelle scuole le mense producono e forniscono cibo rispettando i principi nutrizionali indicati dagli esperti del settore,  lo stesso deve valere per gli asili nido. Quindi ben vengano momenti concreti di lavoro come questo che consentono di uniformare il trattamento alimentare per far sì che i bambini fin dal primo giorno possano essere accompagnati verso una sana alimentazione”.

Strettamente legato a questo tema, per il governatore è quello della prevenzione:

“soltanto andando in questa direzione potremo consentire a tutti, al di là dell’età, di avere una vita migliore con meno patologie e più controllabili. La prevenzione, dunque, è alla base di tutto”.

Obiettivo: definire linee guida per asili e famiglie

L’assist del presidente Fontana è stato colto dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso che ha spiegato come due gruppi di esperti  siano già al lavoro per  indicare quali siano “le modalità di alimentazione migliori non solo per gli studenti delle scuole medie e superiori, ma anche per gli asili nido”.

“Vogliamo offrire vere e proprie linee guida – ha precisato – senza imporre niente e nessuno, ma suggerendo percorsi alimentari virtuosi da ‘abbracciare’  da subito.  In questo modo anche i genitori possono conoscere, apprendere e poi approfondire qualche semplice regola che aiuta ad abbracciare corretti stili di vita”.

L'importanza di fare rete tra Istituzioni e Istituti sanitari

In Italia quasi il 20% dei bambini  è in sovrappeso, e circa il 10% è obeso: questi numeri spiegano come mai sono in aumento patologie e problematiche che, se non combattute il prima possibile,  possono mettere a dura prova il sistema sanitario. In questo contesto di prevenzione, fondamentale è il ruolo del pediatra, come ha rilevato il professor Gianluigi Marseglia, direttore della Scuola di specializzazione in Pediatria dell'Università degli Studi di Pavia e presidente del Collegio Nazionale dei Direttori delle Scuole di Pediatri:

"I pediatri di domani avranno il compito di informare i genitori dei rischi, a breve e lungo termine, causati da un’alimentazione scorretta fin dai primi giorni di vita, soprattutto per l’insorgenza di allergie, obesità e patologie cronico-degenerative”.

Fare rete mettendo in sinergia gli sforzi tra mondo istituzionale, aziende, società scientifiche, società civile, operatori della filiera e giovani specialisti in formazione è il traguardo che, secondo Luigi Cimmino Caserta, refente del "Programma Academy" creato dalle Scuole di specializzazione in Pediatria con Plasmon Gruppo Kraft Heinz, deve essere raggiunto.

“Da tempo dialoghiamo in modo costruttivo con le istituzioni nazionali e locali per dar vita a un modello di filiera agroalimentare "Made in Italy" dedicata ai bambini 0-3 anni degli asili nido. Il lavoro attivato con la Regione Lombardia per aggiornare le linee guida della ristorazione scolastica dei più piccoli rappresenta una best practice per tutto il Paese”.

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