La cocciniglia esotica a Carugate si combatte con la "omeopatia"
La mappa delle zone dove gli alberi sono infestati dalla Takahashia Japonica
L’omeopatia continua a prendere sempre più piede. Perché allora non utilizzarla anche per prendersi cura del verde?
La lotta alla cocciniglia esotica
L’Amministrazione comunale di Carugate ha deciso di avviare un intervento sperimentale con estratti naturali per fronteggiare la proliferazione della cocciniglia esotica Takahashia Japonica, riconoscibile per i filamenti cotonosi, contenenti le uova di color arancio, che si attaccano ai rami degli alberi. Prediligono quelli basali e più riparati dal sole diretto, di gelsi, liquidambar, aceri e carpini.
Non è pericolosa per umani e animali, però..
La cocciniglia, non pericolosa per gli esseri umani e gli animali, può risultare problematica per le piante che la ospitano dopo la schiusa, perché le neanidi degli insetti poi si alimentano della linfa.
La mappa delle zone interessate dalla prolifetazione
La Takahashia Japonica, anche grazie alle segnalazioni dei cittadini arrivate all’indirizzo mail ecologia@comune.carugate.mi.it, è stata individuata anche a Carugate, soprattutto nelle zone di via Gran Sasso, via Garibaldi, via San Giuseppe, via Fidelina, via del Ginestrino e via Don Sturzo.
L'utilizzo dell'olio di neem per "pulire" gli alberi
La scelta del Comune è di avviare una lotta all’insetto attraverso la bagnatura e il lavaggio con olio di neem delle chiome delle alberature infestate. L’Amministrazione, visto il periodo di schiusa delle uova, ha deciso di affidare l’incarico a un’azienda specializzata, investendo circa 1.500 euro.