Non solo scuole: a Pioltello grandi opere pubbliche in ogni quartiere
Il punto della situazione da parte del Comune su stazione ferdinandea, Villa Opizzoni ed ex plesso di Limito
Una a Pioltello, una a Seggiano e una a Limito. Ogni quartiere è interessato dalle grandi opere, alcune in fase di conclusione, altre in fase iniziale, avviate dall’Amministrazione comunale e coi cantieri in piena attività anche durante i mesi estivi. Insomma: si sta intervenendo non solo sulle scuole, in vista della ripresa delle lezioni a settembre.
Tre grandi opere pubbliche a Pioltello
Il Municipio ha voluto fare il punto della situazione per quanto riguarda la stazione ferdinandea, Villa Opizzoni e l'ex plesso di Limito.
"Si tratta di tre edifici che erano fermi da almeno quindici anni, e in alcuni casi anche di più, e che questa Amministrazione sta rimettendo in gioco per riconsegnarli alla città - ha dichiarato l’assessore al Patrimonio e ai Lavori pubblici, Saimon Gaiotto - Pioltello ha un grande patrimonio pubblico: edifici che nel corso degli anni, per motivi anche di mancanza di risorse, non erano più utilizzati, o non appieno. Noi abbiamo messo in moto la macchina amministrativa e in questo momento nessuna delle nostre proprietà è ferma: ovunque sono in corso lavori, o progettazioni, o colloqui con altri enti. C’è stata di sicuro la volontà politica di farlo e di cogliere l’occasione del Pnrr per recuperare i fondi necessari, soprattutto per quanto riguarda Villa Opizzoni e l’ex scuola di Limito. Ma c’è stata anche l’intelligenza dei nostri uffici, nel saper mettere in campo progetti che quei finanziamenti sono riusciti a ottenerli, e la competenza nell’essere riusciti a far partire tutti i lavori nei tempi giusti, senza alcuna richiesta di deroga, nonostante la rigidità delle regole europee".
Anzi, quello di Villa Opizzoni è stato il primo progetto, nell’ambito di Città Metropolitana, a ottenere il bollino verde da parte del ministero, in ottemperanza a tutte le formalità burocratiche.
Stazione ferdinandea pronta a partire
Sono stati tolti anche gli ultimi ponteggi, e ora l’antico edificio di fianco all’attuale stazione ferroviaria verrà restituito in tutto il suo splendore alla cittadinanza. I lavori per il recupero e la riqualificazione della stazione ferdinandea erano iniziati tre anni fa, ad agosto 2021, e la facciata esterna era già stata completata un anno fa. Ora anche il cantiere per la ristrutturazione e riorganizzazione degli spazi interni è terminato.
Un obiettivo raggiunto al termine di un iter amministrativo lungo e complesso, dovuto anche al vincolo delle Belle Arti a cui l’edificio è sottoposto - hanno fatto sapere dal Municipio - Una volta conclusi i lavori e i relativi collaudi, grazie a una convenzione urbanistica già stipulata (e già approvata dal Consiglio comunale) tra l’Amministrazione e Rfi-Rete Ferroviaria Italiana, si potrà procedere all’acquisizione formale dell’edificio da parte del Comune. Quanto alla destinazione d’uso degli spazi interni, è ancora in via di definizione in attesa, appunto, che la struttura entri a far parte ufficialmente del patrimonio comunale.
"La stazione ferdinandea ha riacquistato la sua originaria bellezza, ma è stata completamente ristrutturata non solo dal punto di vista estetico - ha specificato Gaiotto - La riqualificazione ha tenuto conto anche dell’efficientamento energetico e dell’abbattimento delle barriere architettoniche. I lavori sono conclusi, poi ci sarà la fase di collaudo che si completerà all’incirca in autunno. È la parte più delicata perché dovremo verificare che tutto sia stato eseguito come previsto, visto che i lavori non sono stati gestiti da noi ma da RFI. Poi potremo avviare le pratiche di acquisizione".
La stazione, in origine denominata "Limito", fu attivata nel 1846 insieme alla tratta Milano-Treviglio mentre l'intera linea fino a Venezia (nota all'epoca come "Ferdinandea") fu completata nel 1857. Successivamente, il 10 dicembre 1908, la denominazione dell'impianto venne mutata in "Pioltello-Limito".
Villa Opizzoni, avviato il cantiere
La facciata e l’ala storica di Villa Opizzoni da circa tre settimane sono avvolte nei ponteggi. Durante l’estate cominceranno i lavori anche sulle parti costruite negli anni ‘80. Sono ufficialmente iniziati i lavori di restauro dell’edificio storico della seconda metà del 1600 in via Aldo Moro, che dovrebbero terminare entro l’estate 2026, secondo la tabella di marcia prevista per l’utilizzo dei fondi Pnrr.
Il progetto, che prevede di trasformarla nella Casa della cultura, è stato infatti finanziato da 5,5 milioni di euro provenienti dai fondi Piano nazionale di ripresa e resilienza a disposizione della Città metropolitana (attraverso il bando di Rigenerazione urbana), più 1,5 milioni di euro dalle casse comunali per un investimento complessivo di circa 7,5 milioni di euro.
"Il cantiere è potuto partire dopo il trasferimento degli anziani, ancora presenti, nei nuovi alloggi Aler in via La Malfa - ha evidenziato sempre Gaiotto - Infatti con l’avvio del progetto di Villa Opizzoni è stato completato anche quell’edificio che, per anni, è stato lasciato incompiuto, portando così a termine il Contratto di Quartiere, in risposta al tema sempre più pressante della casa".
Di Villa Opizzoni verranno completamente ridisegnati non solo gli interni, ma anche gli esterni: il cortile d’ingresso, per esempio, diventerà un vero teatro a cielo aperto per eventi, spettacoli e concerti. Al piano terra verrà creata una grande sala polifunzionale per mostre, convegni, presentazioni di libri e sullo stesso piano troverà spazio un polo museale a vocazione archeologica. Ai piani superiori, ospiterà la nuova sede del Civico Istituto Musicale Giacomo Puccini con tanto di sale prova, l’Università delle Tre Età Unitre e diverse associazioni locali, tra cui la Pro Loco.
Riqualificazione iniziata all'ex scuola di Limito
Anche il restyling completo dell’ex scuola Matteotti a Limito è iniziato.
"I lavori di rafforzamento delle fondazioni e della struttura erano già in corso, e ora sono cominciati quelli di riqualificazione e recupero degli spazi interni. Siamo già alle gettate dei pavimenti - ha spiegato l’assessore - Attualmente stiamo lavorando sul primo lotto, ovvero la porzione che si affaccia su piazza Matteotti, e l’obiettivo è di terminare ad autunno 2025. Poi bisogna partire col secondo lotto e tutta la parte esterna".
Al piano terra saranno realizzati spazi per giovani, associazioni e uno spazio commerciale che è stato pensato per un bar che, restando aperto tutto il giorno, dia vita alla piazza. Al secondo piano, troveranno posto i mini alloggi per gli anziani e per il Dopo di noi. La somma stanziata per la scuola, proveniente da fondi del Pnrr, regionali e comunali, è di circa 3.050.000 euro.
Il recupero dell’edificio rientra in una più ampia riprogettazione del cuore di Limito, in cui rientrano anche il rifacimento del parco Allende, il rinnovamento e ampliamento della ciclabile e un’interconnessione che verrà creata tra piazza don Milani, via Puglie, via Dante e la piazza Matteotti, anche grazie all’apertura di alcuni spazi appartenenti alla ex scuola.