resa dei conti

Bufera nel Partito democratico di Cassina de' Pecchi: la segretaria sbatte la porta

Dimissioni dalla carica con attacco shock: "I dem cassinesi possono rinascere solo a una condizione, ovvero staccarsi dall'egemonia della Cooperativa La Speranza"

Bufera nel Partito democratico di Cassina de' Pecchi: la segretaria sbatte la porta
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Volano gli stracci nel Partito democratico di Cassina de' Pecchi dopo la sconfitta elettorale alle elezioni amministrative. La segretaria cittadina Doriana Marangoni, ex assessora, storica colonna del partito, ha rassegnato le dimissioni e lo ha fatto con ina lettera in cui si è tolta più di un macigno dalla scarpa. Perché la sensazione è che la sconfitta sia arrivata a causa di qualcuno che ha remato contro.

I ringraziamenti

La lettera di Marangoni esordisce con i ringraziamenti con chi ha collaborato e si è dimostrato leale:

Un doveroso ringraziamento ad Andrea Parma, Sandro Medei, Matteo Tacconi, per il lavoro svolto in questi 11 anni in Consiglio Comunale, prima con me come maggioranza, poi come consiglieri di opposizione alla giunta Balconi.

Hanno portato avanti un'opposizione puntuale e precisa ma soprattutto disinteressata alle varie poltrone e dettata solo dal bene per la propria comunità.

"Il grande sconfitto è il Pd"

Successivamente la sua attenzione si è soffermata su un'analisi spietata del voto:

Il grande sconfitto di queste elezioni comunali è stato il circolo del Partito democratico.

Circolo diviso incapace di riconoscere ruoli, idee innovative e soprattutto il costruire un'identità forte e credibile per mandare a casa la giunta di centro destra che non ha certo brillato per buon governo negli ultimi 5 anni.

Ormai da tempo buona parte degli iscritti ha lavorato per rincorrere la Sinistra ideologica e rancorosa che mai avrebbe accettato di entrare in un campo largo democratico ed inclusivo. Una sinistra che ha messo veti su Sandro Medei, Andrea Parma e Doriana Marangoni, “se non ci fossero loro l'alleanza si potrebbe fare” queste le voci circolate sui tavoli delle trattative.

Tutto questo ha rallentato il percorso di costruzione di un'alternativa credibile alla Giunta Balconi e ha indebolito il partito ed il segretario che più volte è stato delegittimato ed offeso a livello personale.

Le precedenti dimissioni ritirate

Proprio per questo ho presentato le mie dimissioni all'assemblea Pd circa due mesi fa ma per il mio attaccamento al Partito ho deciso di congelarle fino alle elezioni. È ora di comunicarle pubblicamente con mio grande rammarico.

Ho sempre lavorato in modo trasparente e soprattutto con una forte attenzione per il sociale, sia per le mie esperienze personali, sia per il mio lavoro di assistenza alla persona fragile.

Dopo anni di impegno per tenere insieme il circolo abbandonato dai più giovani per la scelta del 2019 di ricandidarci nuovamente con l'allora candidato sindaco Mandelli, ho dovuto sentirmi dire che ero una persona poco radicata sul territorio e soprattutto divisiva ed è stato proprio nel sentire queste affermazioni che ho capito che è il momento di andarmene e lasciare spazio agli iscritti dell'ultimo minuto (solitamente in politica funziona così, ci si fa vedere solo quando si avvicinano le elezioni).

Ora chi ha velleità (le ha sempre avute in maniera subdola ma mai in modo esplicito) di diventare il nuovo segretario del circolo cassinese ha le porte aperte ma ha chiuso il rispetto umano.

"L'egemonia della Cooperativa la Speranza"

Quindi è arrivato l'affondo contro la Cooperativa La Speranza che eserciterebbe una sorta di controllo sul circolo dem:

Il Partito democratico cassinese può rinascere solo ad una condizione ovvero staccarsi dall'egemonia della Cooperativa dove ha la sede e deve sottrarsi dalle strategie manipolatorie di chi in realtà dovrebbe stare in altre formazioni politiche.

I Binari e il treno per arrivare alla vittoria c'erano, molti han scelto il Passante ferroviario sbagliato perché in altri non han trovato spazio.

"Un sottogruppo a sinistra"

Poi l'allusione al "tradimento", come dimostra il fatto che troppi cassinesi che hanno imbucato la scheda elettorale con scritto Pd alle europee non ha fatto altrettanto alle comunali:

Un ringraziamento anche a Mimmo De Pascale che con grande impegno ha affrontato una campagna elettorale non semplice. Cammino Comune ha avuto anche un sottogruppo a Sinistra che non ha aiutato a comunicare il principio di unità di una coalizione.

Ora siederà in Consiglio e gli auguro buon lavoro.

A livello Europeo il Partito democratico ha raggiunto un grande risultato parlando di sanità, salario minimo garantito e soprattutto di inclusione e solidarietà. L'ottimo risultato di Cecilia Strada ne è la riprova.

Un Partito che lavora per l'unità del centrosinistra ma di certo non si fa dettare l'agenda da nessuno.

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