Niente alcolici dopo le 22 per combattere la "mala movida" a Melzo
La misura riguarda alcune aree "sensibili" della città, dove si concentrano situazioni di rumore, degrado e maleducazione
Confusione, rumore, sporcizia e qualche intemperanza di troppo. La "mala movida" è una piaga di cui Melzo non è esente. In particolare alcune zone "sensibili". Le stesse che sono state elencate nell’ordinanza firmata dal sindaco Antonio Fusè che impone il divieto di vendita e consumo di bevande alcoliche all’aperto dalle 22 sino alle 6. Tutti i giorni, da giugno sino a fine dell’anno.
Ordinanza anti movida
Una misura restrittiva che era stata adottata anche lo scorso anno a seguito delle continue lamentele dei residenti colpiti dal baccano degli avventori di bar, locali e distributori H24. Un provvedimento che aveva portato non poche lamentele, sia da parte degli esercenti che dei cittadini stessi. I primi lamentavano i potenziali danni economici che avrebbero subito, i secondi invece l’assenza delle Forze dell’ordine a far rispettare tali divieti. Così l’Amministrazione ha deciso di cercare un’altra strada per raggiungere l’obiettivo: garantire la tranquillità a chi vive, preservando le attività commerciali.
L'incontro con gli esercenti
Il primo passaggio è stato l’incontro tra il comandante della Polizia Locale Ugo Folchini e alcuni dei titolari dei locali finiti nel mirino delle proteste.
Ho spiegato loro il contenuto dell’ordinanza e chiesto la massima collaborazione nel cercare un punto di equilibrio tra il loro diritto a praticare la propria attività e la tutela dei residenti. Non è possibile scaricare la responsabilità per quanto avviene fuori dai loro locali.
ha spiegato. In particolare per quanto concerne il parcheggio selvaggio in aree dove non sarebbe consentita la sosta, ma anche il bivacco sino a notte inoltrata sotto le abitazioni, fuori dai bar, consumando le bevande senza alcun rispetto di chi vive nel circondario.
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