Trezzo: "In città i nostri figli sono invisibili"
"Si fa tanto per gli anziani, ma ci sono anche loro che hanno tutta la vita davanti"
Maria Arnone lamenta la situazione delle famiglie con ragazzi con disabilità a Trezzo. "Non sono coinvolti. Vorrei parlare con il nuovo sindaco".
Indifferenza
Maria Arnone, una mamma trezzese, ha voluto farsi portavoce di quello che provano le famiglie con ragazzi disabili che vivono in città. Che non sentono i loro figli coinvolti nella società.
Sono degli invisibili. Per loro non ci sono attività, non sono coinvolti in niente. In città vengono organizzate molte cose per gli anziani, che ormai come me sono alla fine della loro vita, e per i giovani, ma non per questi ragazzi che hanno tutta la vita davanti, eppure ci sono anche loro e ne avrebbero tanto bisogno.
ha spiegato la donna.
"Vorrei incontrare il nuovo sindaco"
Maria è la mamma di Francesco, un ragazzo 38enne che frequenta il Cdd, che è stanca della situazione, a suo giudizio, di indifferenza che a Trezzo vivono i disabili.
Non è così dappertutto. In passato ho vissuto nella Bergamasca, a Nembro, e lì ho avuto un supporto e un aiuto incredibile per Francesco, ma qui purtroppo non è così. Mi piacerebbe poter parlare con il nuovo sindaco. In modo da poter illustrare cosa vivono questi ragazzi e di cosa avrebbero bisogno.
ha osservato Arnone
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 15 giugno 2024.