Grande festa per i 75 anni del Centro Don Gnocchi di Pessano con Bornago
Una realtà di riferimento per il paese e per tutto il territorio ha celebrato un importante anniversario
Una realtà che da 75 anni è un punto di riferimento per la disabilità, la terza età e, più in generale, l'assistenza alle famiglie. Festa grande sabato per i primi 75 anni del Centro Santa Maria al Castello di Pessano con Bornago. Per tutti, semplicemente, il Centro Don Gnocchi.
Grande festa per i 75 anni del centro
Sabato 1 giugno si sono celebrati i festeggiamenti ufficiali del 75esimo di fondazione della struttura. Il complesso della Villa Negroni, già castello medioevale e palazzo rinascimentale, fu donato "Pro infanzia mutilata" di don Gnocchi nell'aprile del 1949 dall'allora proprietario, il milionario russo Michele Olian. Il 16 ottobre dello stesso anno il centro fu inaugurato ufficialmente.
Sabato i referenti della Fondazione Don Gnocchi, il sindaco Alberto Villa, l'assessore all'Associazionismo Maria Tomaselli e ai Servizi sociali Marco Ambrosoni, i sacerdoti di Pessano con Bornago e le associazioni hanno voluto celebrare degnamente questo importante anniversario di una struttura conosciuta e apprezzata.
Dopo la processione dalla statua di don Gnocchi sino alla chiesa dei Santi Vitale e Valeria, spazio alla celebrazione liturgica officiata da don Vincenzo Barbante (presidente della Fondazione Don Gnocchi), dal parroco don Antonio Bertolaso, da don Gaudenzio Corno e da don Angelo Garavaglia. Ad animare la funzione i cantori del Coro Alpino Ana di Melzo.
Al termine pranzo all'aperto nel parco della villa, gestito dagli Alpini di Pessano e Cernusco.
La storia del centro di Pessano
Dopo la donazione del 1949, don Gnocchi decise di dedicare la struttura a "recuperare la vita che non c'è", mettendo in campo la sua energia, la sua vitalità e una pedagogia innovativa rivolta a tutti i bambini che erano rimasti orfani a causa della Seconda guerra mondiale.
Quella del Centro di Pessano è da lì in poi una storia di continue evoluzioni e trasformazioni, contrassegnate dalla capacità di ripensare sempre i propri servizi, per calibrarli sul mutevole
bisogno sociosanitario della popolazione del territorio: dai più piccoli, agli anziani, coinvolgendo intere generazioni, stagioni di vita e condizioni di salute di molta gente. Un crescendo di prestazioni e iniziative, maturate tra saperi e prassi, volte ad intercettare ed affrontare al meglio specifiche sofferenze sommerse ed emergenti dai contesti sociali e relazionali: dall’accoglienza delle
mutilatine, all’apertura ad ulteriori forme di disabilità congenite o acquisite; dai laboratori e dai corsi professionali per le poliomielitiche, alle degenze diurne e scuole speciali; dall’assistenza agli
anziani non autosufficienti alla riabilitazione di adulti con danni ortopedici e neuromotori…
In questi settantacinque anni il Centro “S. Maria al Castello” è diventato una sorta di “anima” del territorio e un luogo di affetti, aprendosi alle amministrazioni comunali e integrandosi nella vita
della comunità locale, guadagnandosi sul campo credibilità, riconoscimento e prestigio, grazie all’armoniosa sintesi di carità e solidarietà, di competenze cliniche e scientifiche e di buone prassi
organizzative e gestionali, servendo qualitativamente la vita della popolazione bisognosa di salute.
Risale agli anni ’70 la graduale trasformazione in Centro di recupero medico-sociale nel campo della riabilitazione ortopedica e neuromotoria. Negli anni’80 parte invece l’attività rivolta ad
anziani non autosufficienti. Negli ultimi anni sono stati poi realizzati importanti interventi in tutti gli spazi destinati alle attività riabilitative e nella Residenza Sanitaria Assistenziale, oltre che lavori di ampliamento per accogliere il nuovo reparto di Cure Intermedie (ex Riabilitazione Generale e Geriatrica).
Oggi nella struttura (che vede come responsabile Alessandra Figini e come responsabile medico Mauro Mauri) sono presenti una Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) per anziani non
autosufficienti e un Reparto di Cure intermedie che accoglie in degenza pazienti in dimissione da Centri di riabilitazione specialistica per la continuazione del Progetto Riabilitativo Individuale
(PRI), con possibilità di ricoveri anche in attività privata. Il Centro eroga anche prestazioni riabilitative in regime ambulatoriale (visite fisiatriche, ortopediche, di neuropsichiatria infantile,
valutazioni psicologiche, trattamenti di riabilitazione neuromotoria, ortopedica, neurocognitiva, psicomotoria, logopedica, neuropsichiatrica infantile, neuropsicologica, valutazione neuropsicologica e psicoterapia) e visite e terapie a domicilio, per pazienti complessi affetti da deficit funzionali, transitori o permanenti, conseguenti a patologie neurologiche, ortopediche o
reumatologiche.