Mangiano e scappano senza pagare, ristoratore pubblica le loro foto sui social
E' accaduto in un locale di Cologno Monzese. Il papà di uno dei due giovani è tornato a saldare il conto
Entrano, mangiano, bevono e se ne vanno senza pagare. Protagonisti in negativo di un pranzo a sbafo, consumato nei giorni scorsi all’interno del ristorante giapponese Niwa di Cologno Monzese, in viale Europa, sono stati due giovani, un maschio e una femmina.
Mangiano, bevono e non pagano il conto
Pochi istanti dopo la loro fuga, il personale ha trovato al tavolo i piatti e i bicchieri vuoti, ma non più i clienti "frettolosi". Il titolare del ristorante ha visionato le immagini del sistema di videosorveglianza, pubblicando sui social alcuni frame degli scrocconi di turno. Il tutto con un messaggio: "Avete 24 ore di tempo per tornare e pagare".
Il post su Facebook con le foto degli scrocconi
Un vicino di casa della giovane, che il giorno del pranzo era seduto proprio al tavolo a fianco, ha notato il post del ristoratore, avvisando il padre della ragazzina. E il genitore, accogliendo l’invito dell’esercente, è poi andato al ristorante per pagare, scongiurando così il rischio che la vicenda potesse finire all’attenzione dei Carabinieri e terminare con una denuncia per insolvenza fraudolenta.
"Non è per i soldi, è una questione di principio"
Col senno di poi, la decisione del ristoratore di postare su Facebook le loro fotografie ha ottenuto il risultato sperato:
"Non parliamo di grandi cifre, ma di una trentina di euro in tutto, tuttavia quello che conta è il gesto che hanno compiuto - ha spiegato l’esercente - Il papà della ragazza il giorno dopo è venuto a saldare e si è scusato. Sì, hanno fatto una bravata. Ma come detto, a dare fastidio è stato il loro comportamento, a prescindere dall’ammontare dello scontrino".
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta della Martesana in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 25 maggio 2024.
Io li farei lavare i piatti a gratis un giorno intero se non di più così capiscono forse qualcosa di come funziona la vita!!!!!!
Chcche' se ne dica, non per i 30 euro, questo si chiama comunque FURTO e non BRAVATA. Ha fatto bene l'esercente .
Che gioventù spregiudicata!Poveri genitori li devono rincorrere nelle loro bravate fuori luogo!