Non solo i più colpiti dall'alluvione, 22 Comuni chiedono lo stato di calamità
Una richiesta per accelerare le pratiche e poter procedere con la quantificazione dei danni subiti
La violenta ondata di maltempo di mercoledì 15 maggio 2024 ha messo in ginocchio alcuni Comuni dell'Adda Martesana. Bellinzago, Gessate, Masate e Liscate i più colpiti, ma non gli unici. Così i sindaci si sono uniti per scrivere al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana chiedendo l'immediato riconoscimento dello stato di calamità naturale.
Ventidue sindaci firmano la lettera
Oggi, lunedì 20 maggio 2024, è stata firmata e inviata la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità. Una missiva indirizzata al presidente Fontana e all'assessore alla Protezione civile regionale Romano La Russa. Capofila dell'iniziativa i sindaci maggiormente colpiti dall'alluvione di mercoledì: Lorenzo Fucci per Liscate Michele Avola per Bellinzago Lombardo e Lucia Mantegazza per Gessate.
Insieme a loro, però, ci sono altre Amministrazioni dell'Adda Martesana, divisi per coloro politico, ma uniti nell'emergenza. La richiesta, infatti, è stata presentata anche dai sindaci di Pozzuolo Martesana, Segrate, Vignate, Gorgonzola, Cassina de'Pecchi, Trezzano Rosa, Rodano, Bussero, Cernusco sul Naviglio, Grezzago, Melzo, Pioltello, Masate, Settala, Inzago, Vimodrone, Cambiago, Truccazzano e Trezzo sull'Adda.
Il contenuto della missiva
Nella lettera si sollecita il presidente a procedere con il riconoscimento dello stato di calamità naturale per l'ondata di maltempo del 15 maggio, in modo da poter attivare il prima possibile tutte le misure necessarie per sostenere il territorio gravato da ingenti danni. Nelle strutture pubbliche, ma soprattutto tra i privati.
Le squadre di soccorso, le ditte appaltatrici del verde, le società che gestiscono la pulizia e lo smaltimento rifiuti, ma anche i tanti singoli cittadini continuano a operare sul territorio.
si legge nella missiva. Tra l'altro proprio venerdì, due giorni dopo il disastro, gli stessi Fontana e La Russa si erano recati nell'epicentro del disastro, a Bellinzago e Gessate, per incontrare i sindaci e i volontari impegnati nel fronteggiare l'emergenza.