Durante la sepoltura al cimitero la bara si schianta nella tomba davanti agli occhi dei familiari
Infuriata la famiglia di Trezzano Rosa: "Vogliamo delle scuse, hanno tolto la dignità al nostro caro"
Incredibile episodio al camposanto di Trezzano Rosa. Ora i parenti pretendono le scuse scritte della cooperativa che gestisce le tumulazioni.
La bara si schianta nella tomba
Non c’è nulla di più straziante e doloroso che perdere chi si ama, soprattutto se questa persona viene strappata all’improvviso all’affetto dei suoi cari. Ma ad aggiungere un peso enorme può essere la caduta di testa del feretro che contiene i resti dell’amato defunto.
E’ ciò che è successo nel camposanto di Trezzano Rosa quando martedì 7 maggio 2024 sono state tumulate le spoglie di Dino Dardano, che si è spento improvvisamente il 4 maggio a 47 anni a causa di un infarto.
A far aumentare le lacrime e il dispiacere per la perdita e a montare la rabbia, è stata la tumulazione della salma, durante la quale la bara è caduta in picchiata nella parte anteriore.
Un durissimo colpo per familiari e amici, che hanno assistito inermi all’incidente, che ha aggiunto dolore a una già profonda sofferenza.
Così la moglie Laura parlando a nome di tutti i parenti e di colore che vogliono bene al 47enne:
E’ come se lo avessero fatto morire un’altra volta. E’ stato come assistere a un film dell’orrore, che però si sarebbe potuto evitare se il personale in servizio avesse operato in modo corretto.
Numerosi i familiari e gli amici presenti che hanno assistito alla scena, e che hanno spiegato:
Siamo rimasti tutti sconvolti, e ora vogliamo giustizia per rendere dignità alla memoria di Dino, a partire da un gesto basilare che già sarebbe dovuto avvenire: le scuse scritte della cooperativa La Goccia di Pozzo d’Adda che ha in gestione il cimitero e i cui operatori hanno agito in modo così approssimativo causando la caduta della bara di fronte a tutti noi.
Diversi gli aspetti sottolineati dai parenti:
C’erano tre persone operative, quando il regolamento ne prevede quattro. Pioveva a dirotto quel giorno e, magari per fretta, hanno agito in modo a dir poco maldestro. Hanno usato una corda non idonea di forma rotonda anziché quella piatta ed era anche sottile rispetto al peso da sollevare. La bara è caduta di testa verso l’interno della buca rimanendo in biblico nello scavo, così stretto che è stato difficile per gli addetti completare l’operazione. Hanno dovuto spingerla per farcela entrare. L’effetto di tutto ciò è stato drammatico, scioccante.
Restano rabbia e rammarico:
Non abbiamo potuto dare una sepoltura dignitosa a Dino, e lui sicuramente la meritava. Tutti noi parenti siamo sconvolti e chiediamo giustizia a partire dalle scuse scritte.
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 11 maggio 2024.