Muore travolto dalla metropolitana, aperta un'indagine per istigazione al suicidio
Il fascicolo a carico di ignoti per fare piena luce sulla tragedia consumatasi a Pasquetta tra Vimodrone e Cernusco sul Naviglio
La Procura di Milano ha aperto un'indagine e un fascicolo al momento a carico di ignoti per fare piena luce sulla morte di Tancredi Tarantino, 46 anni, avvenuta l'1 aprile 2024, giorno di Pasquetta, lungo i binari della M2 tre le fermate di Vimodrone di Cascina Burrona e Cernusco sul Naviglio.
Attivista morto dopo essere stato travolto dalla metro
Sposato e padre di una figlia piccola, il giornalista, attivista e presidente dell’associazione ReCommon è stato travolto e ucciso da un convoglio della metropolitana in transito. Il conducente del convoglio che lo ha investito, sotto shock dopo averlo visto spuntare all'improvviso dai cespugli e impossibilitato a frenare in tempo, era stato trasportato in ospedale per accertamenti.
Aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di istigazione al suicidio
I famigliari, gli amici e i collaboratori più stretti di Tarantino non hanno mai creduto alla possibilità che il 46enne potesse togliersi la vita. I Carabinieri del Nucleo investigativo stanno ora eseguendo ulteriori accertamenti sulle telecamere di sicurezza della rete ferroviaria e sui dispositivi informatici in possesso di Tarantino, come disposto dalla pm Roberta Amadeo, di turno quel giorno, che ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per istigazione al suicidio. Sulla salma dell'uomo è stata eseguita l'autopsia.