Approvato il progetto definitivo di Villa Opizzoni, edificio "gioiello" di Pioltello
Il corpo principale per eventi e incontri, le barchesse per Cim e associazioni, il cortile sarà completamente ripensato
In linea di massima il progetto è rimasto invariato, con solo alcune piccole modifiche imposte dalla Soprintendenza della Città metropolitana che ha eliminato i pannelli fotovoltaici dalle coperture delle barchesse (le due ali di recente costruzione visto che sono state realizzate nel 1987) ritenendoli non conformi con il contesto dell’edificio. Con l’approvazione della Giunta, l’iter di riqualificazione di Villa Opizzoni può finalmente prendere avvio e l'edificio "gioiello" della città potrà avere un nuovo futuro.
Lavori in partenza a breve
O, meglio, bisognerà attendere un paio di settimane, con il completamento dei traslochi degli inquilini dei mini-alloggi che sono stati trasferiti nel Contratto di quartiere di via Ugo La Malfa, poi l’azienda incaricata dell’intervento potrà procedere con i primi lavori. Con vista sul 2026, limite sancito dal Pnrr entro cui l’intera opera dovrà essere completata. E, come auspicato dal vicesindaco e assessore all’Edilizia pubblica Saimon Gaiotto, salvo imprevisti le tempistiche saranno rispettate.
Il corpo principale
Fulcro dell’intero progetto di riqualificazione è l’edificio storico del complesso, quello centrale risalente alle prime decadi del Settecento. Una struttura che non sarà interessata da stravolgimenti, quanto più da un ritorno all’antico con il ripristino degli spazi interni alle loro fattezze precedenti alla ristrutturazione degli anni Ottanta. Corpo principale che ospiterà la Casa della cultura e il Polo museale, oltre che gli uffici amministrativi del Civico istituto musicale (Cim) e la sala insegnanti. Ciliegina sulla torta saranno la scalinata lignea e il salone per gli eventi che sorgerà nello spazio principale della villa al primo piano: sulle pareti pannelli a richiamare i disegni di arazzi e sul soffitto placche di legno per ricordare lo storico soffitto a cassettoni. Particolare attenzione sarà prestata all’aspetto acustico, affinché la sala possa ospitare concerti, ma anche convegni ed eventi.
Le barchesse laterali
Le due ali moderne subiranno il restyling più significativo per accogliere a nord la Casa delle associazioni e a sud le aule studio del Cim. In entrambi i casi si punterà sulla luce, con la realizzazione di ampie vetrate per aprire gli spazi sul cortile interno. Anche gli spazi interni verranno rivisti per rispondere alle esigenze dell’istituto musicale, prestando attenzione alla riqualificazione energetica e al comfort acustico. Il progetto inizialmente prevedeva il posizionamento di pannelli fotovoltaici sulle coperture, ma sono stati bocciati all’ultimo dalle Belle arti. Il lavoro sarà poi completato dalla riqualificazione del porticato che diventerà un elemento di collegamento tra le barchesse e il corpo centrale.
Il cortile e il verde
Particolare attenzione è stata riservata al cortile interno, uno degli elementi caratterizzanti di Villa Opizzoni. La fontana di design (ma poco funzionale e scarsamente funzionante) sarà rimossa e verrà dato spazio ad alberature che, fronte ingresso, fungeranno da barriera per separare il complesso dai rumori della città. La parte antistante il portico, invece, diventerà un’area eventi con palco e platea naturali e una pavimentazione in calcestre con bordi in acciaio a tracciare disegni nel terreno.