La comunità islamica di Pioltello rinuncia alla festa del Ramadan: troppe polemiche
Il presidente dell'associazione culturale El Huda: "Clima di tensione che non vogliamo alimentare. Non vorremmo che qualcuno gridasse all'invasione..."
La celebrazione pubblica dell’Id al-fitr nell’Area feste di Pioltello quest’anno non si farà. Non perché il Comune abbia deciso di non concedere lo spazio ai richiedenti, nemmeno per questioni legate all’ordine pubblico. Semplicemente perché gli organizzatori dell’evento hanno preferito evitare per non alimentare la tensione e la polemica che ha travolto la città.
La rinuncia di El Huda
E’ stata proprio l’associazione culturale El Huda a decidere di fare un passo indietro, rinunciando al proprio diritto di pregare in uno spazio pubblico loro concesso il 10 aprile, giorno della festa per la fine del Ramadan. Come da tradizione, infatti, i referenti della comunità musulmana avevano presentato la richiesta di occupazione del suolo pubblico, chiedendo al Comune la possibilità di utilizzare l’Area feste o un parco cittadino come sempre accaduto fino al 2019, ultimo anno in cui era stato possibile organizzare la manifestazione prima della pandemia e delle successive limitazioni per il Covid.
Evitare ulteriori polemiche
"Una scelta che abbiamo preso per evitare ulteriori polemiche", ha chiarito il presidente di El Huda, Mohamed Danova. Il chiaro riferimento è al polverone sollevato a seguito della scelta dell’istituto comprensivo Iqbal Masih di sospendere l’attività didattica di tutti i suoi plessi proprio il 10 aprile, in occasione della festa di fine digiuno. "Magari qualcuno avrebbe temuto il rischio di invasione...".
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E'una decisione saggia che smentisce l'immagine preconcetta di un islam invasivo e intollerante.Grazie!