"Oltre gli occhi, dentro al corpo": a Melzo una mostra per sperimentare la violenza sulle donne
Un percorso sensoriale nelle storie di soprusi contro le donne
Hai mai visto le ossa rotte dalle botte subite o ascoltato un giocattolo che ha assistito a una scena di violenza su una donna? Questo il filo rosso che guida la mostra allestita a Melzo da Fondazione Tuendelee per raccontare e far sperimentare in prima persona abusi e maltrattamenti di genere.
La violenza di genere in esposizione
Comunicare il lato nascosto delle storie di violenza: è questo l'obiettivo che ha spinto Fondazione Tuendelee, Fondazione Somaschi, Rete Antiviolenza Viola Adda Martesana e Libere Sinergie a unirsi per realizzare, grazie al patrocinio e al sostegno del comune di Melzo, una mostra interattiva e inclusiva in grado di far sperimentare direttamente ciò che non si vede e non si sente nei racconti dei soprusi.
Esposizioni di vestiti e radiografie, voci e testimonianze, "oggetti parlanti" che raccontano il proprio punto di vista: sono questi i protagonisti messi in scena in un percorso sensoriale che permette di toccare con mano il dolore di femminicidi, stupri e maltrattamenti, spesso al centro delle notizie di cronaca. L'obiettivo è sensibilizzare la cittadinanza proponendo l'occasione per testare in prima persona il peso di un'esperienza drammatica come quella della violenza di genere.
Appuntamento a Palazzo Trivulzio
Appuntamento sabato 13 aprile 2024 dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18 a Palazzo Trivulzio a Melzo: l'ingresso è gratuito previa prenotazione al link sì da sperimentare al meglio le attività contingentando le entrate. L'accesso alla mostra è consigliato a partire dai 12 anni, per questo sarà possibile lasciare i propri bambini in uno spazio gioco allestito a cura di Bibì e Bobò.