Animi ancora accesi

La Rete dei Patrioti contro il preside di Pioltello: striscione rimosso dai Carabinieri

Da destra non si placa la polemica. Il Nam chiede le dimissioni del dirigente, FdI mette in antitesi gli istituti pioltellesi

La Rete dei Patrioti contro il preside di Pioltello: striscione rimosso dai Carabinieri
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La polemica non permette di stemperare gli animi nemmeno adesso che la decisione di chiudere la scuola il 10 aprile è stata presa, di nuovo, all'unanimità del Consiglio d'istituto. E nel mirino finisce il dirigente scolastico dell'Iqbal Masih di Pioltello Alessandro Fanfoni nel mirino della Rete dei Patrioti che è tornata a farsi sentire con un nuovo striscione appeso fuori dalla scuola. E subito rimosso dai Carabinieri della Compagnia di via Morvillo.

Striscione contro il preside di Pioltello

Lo striscione, rivendicato dal Nam, il Nucelo autonomo mobile della Martesana, è stato appeso nella tarda serata di oggi, giovedì 28 marzo 2024, a pochi metri dalla scuola. Chiaro il messaggio e il destinatario dello stesso, il dirigente Fanfoni ritenuto responsabile di una decisione definita "irresponsabile".

Il Nam, che fa riferimento alla Rete dei patrioti, non è nuovo a manifestazioni di questo tipo. Già la scorsa settimana aveva posizionato un primo striscione contestando la scelta della scuola di chiudere in occasione della Festa di fine Ramadan, il 10 aprile. Decisione che lunedì è stata ribadita dal Consiglio d'istituto all'unanimità, di nuovo.

Chieste le dimissioni del preside

La Rete dei patrioti, in particolare, attraverso un comunicato ha richiesto le dimissioni del dirigente

La scuola respira se Fanfoni si ritira. 10 aprile: DECISIONE IRRESPONSABILE!
Nella serata di giovedì 28 marzo, i militanti del Nucleo Autonomo Mobile (NAM), comunità attiva sul territorio della Martesana e aderente alla Rete dei Patrioti, hanno affisso uno striscione vicino alla scuola Iqbal Masih di Pioltello per chiedere le dimissioni del preside Fanfoni, dopo la conferma ufficiale della chiusura dell’istituto il 10 aprile per celebrare la fine del Ramadan.
Intendiamo innanzitutto esprimere la nostra solidarietà al 53% di famiglie italiane, presenti coi loro figli in questa scuola, che dovranno fronteggiare questo gravissimo disagio, facendo salti mortali per organizzarsi con baby sitter o lasciando i figli da parenti o amici per quel giorno di chiusura anomala!

Ribadiamo la nostra fermezza su questa pericolosa scelta politica appoggiata dalla sinistra, che tanto fa per cancellare le festività cristiane nelle nostre scuole e che si piega, per racimolare voti, al volere di questa piccola parte della comunità musulmana presente nella nostra Patria!

Questo primo passo di islamizzazione delle nostre scuole porterà altre richieste che lentamente distruggeranno la nostra millenaria identità e cultura Romano-Cristiana, che fanno grande la nostra Italia e l’Europa dei popoli!
Noi continueremo a difendere la nostra identità al fianco del popolo italiano!

La politica non placa gli animi

Nonostante l'intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che aveva espresso la vicinanza ai docenti e al personale della scuola e le parole del ministro Giuseppe Valditara che avevano di fatto accettato la scelta del Consiglio d'istituto, la polemica non si placa. E ad attizzare il fuoco della protesta è sempre la politica con il ministro Matteo Salvini che si è nuovamente espresso sulla vicenda seguito da altri rappresentati del centrodestra nazionale.

Anche a livello locale è stato diffuso un comunicato di Fratelli d'Italia, a firma del coordinatore cittadino Giovanni Di Fiore e del capogruppo regionale Christian Garavaglia,  in cui la scelta veniva pesantemente contestata mettendo in antagonismo il Comprensivo Iqbal Masih con i vicini del Mattei - Di Vittorio.

Da alcune settimane il cosiddetto caso Pioltello tiene banco sui media nazionali. La decisione del Consiglio di Istituto della scuola Iqbal Masih ha avuto una vastissima eco. Il caso mediatico, a nostro avviso, ha prodotto molto rumore senza soffermarsi, come spesso accade, sulla reale aderenza ai fatti, preferendo invece la consueta volontà di strumentalizzare quanto accaduto. E così, soprattutto da sinistra, abbiamo sentito una lunga serie di dichiarazioni che prescindono da una corretta analisi dei fatti. Nella nuova delibera della scuola, come precisato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, si fa riferimento esclusivamente a supposte esigenze didattiche, senza introdurre valutazioni ulteriori. Il Consiglio di istituto ha altresi’ ridotto da quattro a due i giorni di chiusura previsti, sanando una evidente irregolarita’ puntualmente sollevata dagli organi ministeriali. Questo cambia, e di parecchio, molte delle cose dette e scritte in questi giorni. Le polemiche della sinistra si dimostrano, quindi, velleitarie e pretestuose. Tanto più che nell’altro istituto comprensivo di Pioltello, il Mattei Di Vittorio (dove sono iscritti ancora più studenti), inserito in un quartiere dove gli stranieri sono in larga maggioranza tra i residenti, si lavora da anni ad una integrazione autentica, senza forzature, fughe in avanti e attenendosi semplicemente alle leggi. Cosa che invece qualcun altro, evidentemente, non ritiene essere il comportamento più adeguato.. Quindi è giusto che l’ufficio scolastico regionale, nell’esercizio delle sue prerogative, faccia tutte le ulteriori valutazioni del caso. Da ultimo vorremmo cogliere l’occasione di augurare una buona e serena Santa Pasqua agli alunni, ai genitori e ai docenti di tutte le scuole di Pioltello. Perché temiamo che se non lo facessimo noi, non lo farebbe nessuno… Pd compreso, visto che è troppo impegnato sul Ramadan.

Da parte del Consiglio d'istituto dell'Iqbal Masih, invece, lunedì era arrivato l'invito a stemperare gli animi e a placare la polemica accettando la scelta delle varie componenti della scuola.

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