COMUNITÀ IN RELAZIONE

Il sacerdote di Pioltello: "Il dialogo tra italiani e musulmani qui è la normalità"

Una convivenza continua e quotidiana nella quale è difficile mantenere unite storie diverse, ma di cui l'oratorio ne è esempio virtuoso

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Occhi puntati sull'istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello dopo la scelta di sospendere l'attività didattica per un giorno, il 10 aprile 2024, in occasione della festa per la fine del Ramadan. Ma in città non c'è mai stata difficoltà nell'integrazione delle due culture, a partire dagli oratori.

Dove le religioni possono convivere

Il parroco di Seggiano di Pioltello, don Andrea Andreis, non ci sta e descrive una realtà fatta di rapporti quotidiani tra le diverse religioni:

"La scelta è stata pensata da tempo, sono anni che si pensa a una decisione del genere. Il problema è che la strada dell'insulto e dello scontro non produce nulla - ha detto - A Seggiano questa convivenza è la normalità. Il doposcuola da noi termina alle 18.15 per lasciare il tempo ai bambini di andare a pregare in moschea. Abbiamo fatto in periodo di avvento la raccolta alimentare e ora anche per la Quaresima in concomitanza al Ramadan e nessuno si è scandalizzato. Ci scambiamo sempre gli auguri, spesso con l'Imam andiamo a pregare. Benedire insieme il presepe è normale. Sono gli stessi musulmani che ci accolgono in casa. Dobbiamo imparare a condividere i giorni di festa. Di certo la soluzione ai problemi di integrazione non ce l’ha nessuno, ma non si può nemmeno mettersi uno contro l’altro".

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