La Polizia Locale di Cassina de’ Pecchi ha terminato il percorso per capire l’origine della grande quantità d pattume abbandonato in paese. Una attenta indagine per cercare di contrastare il fenomeno degli inquinatori seriali.
Inquinatori identificati
Sono stati identificati i proprietari dei rifiuti lungo le vie Galilei (sei sacchi) e via XXV Aprile (cinque). Si tratta di due aziende, alle quali afferiscono i materiali che sono stati ritrovati all’interno.
Tuttavia, anche se dovranno risponderne, i referenti delle due attività potrebbero anche non essere al corrente del loro coinvolgimento e delle loro conseguenti responsabilità.
Da chiarire infatti, è se il materiale sia stato abbandonato volutamente o se la responsabilità principale sia da attribuire a coloro ai quali l’immondizia era stata affidata in buona fede per lo smaltimento.
L’abbandono nell’ambiente
Fatto è che il pattume è stato poi “seminato” in maniera dolosa.
L’operazione a contrasto degli abbandoni abusivi di rifiuti sul territorio comunale con conseguente identificazione dei responsabili, condotta dagli agenti agli ordini del comandante Alessio Bosco, è stata resa possibile anche grazie alle cosiddette foto-trappole e telecamere funzionanti in paese.
La condotta illegale è disciplinata dagli articoli 192 e 226 del Codice di Tutela Ambientale (Testo Unico) e prevede multe fino a 5mila euro per i responsabili.
L’appello delle autorità
La sindaca Elisa Balconi e l’assessore all’Ambiente Fabio Varisco, hanno ribadito che i responsabili saranno perseguiti come prevede la legge.
Inoltre hanno invitato ancora una volta tutti i cittadini cassinesi a una condotta responsabile nella gestione della spazzatura, attenendosi alle indicazioni dell’Ufficio Ecologia del Comune e all’uso dei sacchi appositi da esporre nei giorni stabiliti.
(foto archivio)