Cento candeline per un segratese d'adozione: auguri all'artista Imeldo Pagani
Arrivato a Segrate nel 1956 qui ha costruito la sua famiglia. Premiato anche dal sindaco Paolo Micheli
Non è un segratese Doc, ma dopo quasi 70 anni di permanenza in città lo è quasi diventato. Ha raggiunto un traguardo invidiabile, un secolo di vita, e lo ha festeggiato tra le cose che ama di più: la famiglia, gli amici e la sua arte.
Un nuovo centenario a Segrate
È arrivato a Segrate nel 1956, quando era un piccolo borgo agricolo dove “c’erano più mucche che persone”, e qui ha costruito casa e famiglia. Sessanta e più anni dopo Imeldo Pagani, che ha vissuto l’epopea Innocenti, da dove usciva la mitica Lambretta, e tutto il tumultuoso sviluppo di una cittadina che oggi conta oltre 30mila residenti, a Segrate continua a vivere, e a festeggiare un traguardo di tutto rispetto: i 100 anni compiuti circondato da familiari e personale della Residenza Anni Azzurri, dove ha scelto di ritirarsi.
Senza però scordare e rinunciare alla sua passione, quella per l’arte e per la pittura, viva e colorata, con cui arricchisce le pareti della sua “casa”. A festeggiare Imeldo Pagani, anche il sindaco Paolo Micheli, che lo ha incontrato e omaggiato in occasione del compleanno davvero speciale.