La studentessa che vuole fare l'imprenditrice per la cybersecurity
Sofia Femia, di Cologno Monzese, frequenta la Bachelet di Cernusco sul Naviglio: le è stata conferita un'importante borsa di studio
La sua proposta ("La mia intelligenza artificiale verificata") punta a integrare all’app della carta d’identità elettronica proprio l’Ie, per aiutare le persone e lo Stato a ridurre i furti online dei dati personali e a responsabilizzare i cittadini all’uso del web. E l’idea è nata da un’esperienza quasi personale: a subire la clonazione della propria identità, infatti, è stato anche suo papà.
La studentessa e l'intelligenza artificiale
Sofia Femia, residente a Cologno Monzese e studentessa della media Bachelet di Cernusco sul Naviglio, ha vinto la prima edizione della "Ego Challenge", competizione promossa dalla Bdc School.
Il lavoro della giuria
La giuria era composta dal fotografo Oliviero Toscani, dalla fondatrice e direttrice di i-Italy New York Letizia Airos, dalla imprenditrice green e cavaliere della Repubblica per meriti ambientali Daniela Ducato, dall’amministratore delegato di Imcd Italia Marco Madeddu, dall’imprenditore digitale Alessandro Cadoni, da Cristina Paciello, head of Step FuturAbility District, e da Niccolò Frediani, owner del celebre ristorante milanese Ribot.
Gli studenti in gara hanno presentato progetti concreti sui problemi del pianeta indicati dal World Economic Forum, restando connessi ai territori di appartenenza. Con energia, passione e idee innovative, hanno offerto uno sguardo sorprendente sul nostro futuro.
Ha puntato tutto sulla cybersecurity
La colognese ha deciso di puntare sulla cybersecurity. La sua "Maiv" è di fatto una potenziale start up e le è valsa una borsa di studio dal valore di 66mila euro per frequentare il ciclo del liceo internazionale bilingue della stessa Bdc, che ha una delle sue sedi proprio a Cologno. Sofia ha fatto l’esempio del Tamagotchi.
"La mia App è come un Tamagotchi..."
"Anche 'Maiv' andrà nutrita, ma non con 'cibo', bensì con le proprie esperienze digitali - ha spiegato - Grazie al software protegge dalle frodi, mette in guardia con un avviso da messaggi sospetti e tiene lontano da siti web non sicuri. Se un utente dovesse ritenersi truffato potrà parlare con 'Maiv' che valuterà se metterlo in contatto con le Forze dell’ordine. Si potrà utilizzarla per registrarsi automaticamente e intelligentemente nei siti web con un’identità forte e verificata".
Come ogni buona start up che si rispetti, Sofia ha messo nero su bianco anche il budget necessario per avviare l’azienda e le potenzialità economiche, che (visti i tempi che corrono) appaiono quasi sconfinate.