Presentato alle Commissioni III e IX regionali il primo rapporto epidemiologico annuale

Presentato alle Commissioni III e IX regionali il primo rapporto epidemiologico annuale
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E' stato presentato nelle commissioni III e IX Il primo rapporto epidemiologico annuale per la Lombardia. Il documento rappresenta uno strumento per la transizione verso un sistema sanitario più aderente alle future esigenze.

Transizione dalla sanità alla salute

Il documento rappresenta uno strumento di lavoro indispensabile per gestire, con dati oggettivi, una transizione non semplice verso un sistema sanitario più aderente alle future esigenze in grado di considerare le aspettative dei cittadini in modo completo, ma nel contempo di garantirne la sostenibilità. In una visione più ampia del concetto di salute, in linea con il concetto one health, l’analisi dell’ambiente e delle implicazioni connesse alle mutazioni climatologiche, costituiscono un ulteriore elemento di pregio dell’analisi proposta dal rapporto, in previsione dell’impatto che in un prossimo futuro avranno sulla salute della popolazione.

“La transizione dalla sanità alla salute. Non è uno slogan, è la scelta di un percorso. Quello che mette al centro il cittadino e la sua salute, e che costruisce intorno ad esso il progetto del sistema, la sanità appunto”:  non frasi fatte, contenute peraltro, nella relazione introduttiva, ma il percorso operativo che, come Regione Lombardia, abbiamo voluto, mettendo al centro la salute, il benessere, i cittadini e le famiglie

Così ha commentato la presentazione del primo Rapporto Epidemiologico Annuale - Lombardia (REAL) il presidente della III Commissione Sanità, consigliere regionale (Fdi Patrizia Baffi, parole che contengono l’essenza del recente Piano Socio Sanitario Regionale, da poco presentato dall’assessore Guido Bertolaso.

L’analisi dei dati attuali e prospettici, molto puntualmente e dettagliatamente descritti nel rapporto, indica la via verso cui dovranno muoversi le progettualità, che dovranno condurre l’attuale sistema verso un modello aderente alle nuove necessità, sia in termini di esigenze gestionali, orientate al contrasto dell’evoluzione delle patologie croniche, sia alla correlata maggior sostenibilità economica conseguente a fattori demografici ed educazionali della popolazione di regione Lombardia

 ha aggiunto Baffi.

Sistema sanità

Dall’analisi delle numerose tabelle e rappresentazioni grafiche si evince un ormai indispensabile cambio di registro nella concezione di “sistema sanità” e nell’approccio ad un nuovo progetto di organizzazione clinico-assistenziale per i cittadini. Una grande sfida è rappresentata dalla variabilità epidemiologica che si registra nella popolazione, in un ambito territoriale così vasto ed eterogeneo come quello di regione Lombardia. Tale variabilità dovrà guidare la definizione di modelli diversi di gestione dei pazienti, in aderenza alle caratteristiche socio-economiche della popolazione ed alla estrema variabilità delle caratteristiche dei territori considerati.

ha evidenziato il capo gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Christian Garavaglia

La prevenzione, sotto tutti i punti di vista, in primis con la politica vaccinale e di screening, rappresenta il cardine su cui dovrà ruotare il sistema, con l’obiettivo di identificare precocemente, fin dalla nascita, patologie curabili  e di ostacolare la loro insorgenza o sviluppo progressivo e peggiorativo attraverso corretti stili di vita. Tale descrizione epidemiologica, in particolare identificando sin dalle prime fasi, gli indicatori di fragilità rappresenta un elemento di estrema utilità per chi dovrà, attraverso atti di programmazione sanitaria, valutare una corretta, efficace ed efficiente distribuzione delle risorse.

ha concluso Baffi.

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