Offese sul web

Il sindaco di Cassano d'Adda querela chi l’ha diffamato sui social

Il primo cittadino Fabio Colombo ha presentato denuncia a seguito di alcuni commenti pubblicati su un gruppo Facebook

Il sindaco di Cassano d'Adda querela chi l’ha diffamato sui social
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Spesso sui social ci si lascia andare nei commenti, a volte passando il segno. Così il sindaco di Cassano d'Adda ha deciso di denunciare chi ha esagerato.

Presentate le querele

La questione del parcheggio al posto del parchetto di via da Vinci, davanti alle scuole, ha suscitato un intenso dibattito anche sui social. Alcuni commenti sono stati ritenuti offensivi e il sindaco Fabio Colombo sporgerà querela contro i cassanesi che hanno oltrepassato il segno.

Il primo cittadino ha spiegato:

In un caso, ad esempio, veniamo accusati di “rubare” soldi. Ben vengano opinioni e pareri, del tutto legittimi, ma non diffamare le persone. E’ giusto che ognuno si assuma la responsabilità di ciò che scrive e, se un messaggio contiene calunnie o insulti, se ne deve rispondere. I social possono servire per esprimersi, ma nei modi corretti. Non si può pubblicare tutto ciò che passa per la testa e, se lo si fa, si deve essere pronti ad affrontare le conseguenze. Sono stati dati per veri fatti non reali, addirittura illegali. Dobbiamo tutelare il nostro buon nome e l’onorabilità.

La delibera di Giunta è stata approvata nei giorni scorsi. Nel documento si legge:

Tra il 13 e il 15 novembre sono stati pubblicati nel gruppo Facebook Vivere a Cassano d’Adda (sei di Cassano se…) alcuni commenti contenenti frasi offensive e diffamatorie nei confronti dell’Amministrazione, che trascendono la semplice polemica politica e diffondono informazioni non corrispondenti al vero. I potenziali lettori sono indefiniti e che il tenore delle frasi pubblicate è lesivo della reputazione delle persone appartenenti alle istituzioni di questo ente. Valutata l'opportunità di difendere l’immagine del Comune, la cui integrità rappresenta un valore pubblico superiore, meritevole di tutela nelle sedi a ciò deputate, si autorizza il sindaco a presentare formale atto di denuncia per diffamazione con riserva di procedere, con successivo atto, alla costituzione di parte civile per il risarcimento dei danni che potrebbero derivare al Comune.

A settembre erano state presentate altre querele, a seguito di commenti relativi all’istituzione del senso unico in un tratto di via Cassano a Groppello, nei quali si definiva "idiota" l’assessore alla Viabilità Deborah Bucca e si dava del "co...one" al sindaco.

Eventuali riconoscimenti economici andranno in beneficenza, come ha spiegato Colombo:

Nel caso in cui il giudice stabilisca un risarcimento, il denaro sarà devoluto nelle casse comunali, se tecnicamente possibile, o andrà a sostenere realtà locali.

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