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Nessun aumento in busta paga, prosegue la protesta alla Honeywell di Cologno

La multinazionale americana dell'automazione ha una sede anche in via Volta. Domani la protesta davanti ai cancelli

Nessun aumento in busta paga, prosegue la protesta alla Honeywell di Cologno
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Lo stato di agitazione si protrae ormai da settembre e i lavoratori della Honeywell srl, multinazionale statunitense con sede anche a Cologno Monzese, non sono intenzionati a mollare il colpo. Anzi preparano una nuova manifestazione per il 12 dicembre 2023 con un chiaro obiettivo nella mente: ottenere quanto spetta loro.

Sciopero di due ore il 12 dicembre

Appuntamento domani, martedì 12 dicembre 2023, presso la portineria dell'azienda in via Volta 16: dalle 8.30 alle 10.30 è stato indetto uno sciopero dalle Rsu Honeywell srl, Fiom Cgil e Sial Cobas per proseguire nella protesta avviata a settembre.

In particolare i lavoratori puntano il dito contro  i mancati aumenti.

La direzione ha scelto la linea degli assorbimenti e da giugno scorso in busta paga non sono arrivati gli aumenti del contratto nazionale metalmeccanici. Al sondaggio per valutare che fare hanno risposto 95 dipendenti e il 65% ha confermato la scelta di dare continuità alla protesta il giorno di paga il 27 del mese.

hanno fatto sapere dai sindacati

Nella assemblea del 27 novembre è stato deciso lo sciopero di due ore e invitiamo chi può ad essere presente davanti all’ingresso martedì 12 dicembre (durante il ponte del 27 dicembre non ci sarà lo sciopero).

La causa del contendere

L'azienda conta circa 250 dipendenti in Italia, che si occupano con il personale diretto in particolare di automazione e di garantire la gestione e il controllo della sicurezza di grandi realtà industriali e civili: ospedali, aeroporti e grandi aziende.

A settembre i sindacati avevano così motivato lo stato di agitazione:

La direzione da anni valuta i singoli lavoratori e distribuisce unilateralmente superminimi per i positivi risultati e il costante impegno - hanno spiegato dalla Fiom Cgil e dal Sial Cobas, promotori della mobilitazione - La busta paga è aumentata a febbraio 2023, ma a giugno, invece degli aumenti contrattuali, i lavoratori si sono visti fare gli assorbimenti (gli euro passano da una voce all’altra) e quindi in busta paga non c’è stata variazione. A fronte della inflazione il salario perde valore e non è una scelta accettabile.

 

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