Scuola

In Consiglio comunale a Cassina de' Pecchi il Piano per il diritto allo studio appare e scompare

Era stato inserito per l'approvazione all'ordine del giorno, ma la competenza è passata alla Giunta che ha già dato l'ok. E il segretario lo ha fatto ritirare

In Consiglio comunale a Cassina de' Pecchi il Piano per il diritto allo studio appare e scompare
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Inserito e ritirato dai punti all'ordine del giorno al Consiglio comunale di Cassina de' Pecchi di martedì 28 novembre 2023. Il Piano per il diritto allo studio non è mai stato così al centro delle polemiche della cita politica cassinese.

In discussione per errore

L'ordine del giorno infatti, ne prevedeva la discussione e approvazione. Inaspettatamente durante i lavori, il segretario generale ha spiegato che il punto doveva essere stato ritirato, in quanto la normativa più recente ne ha tolto la competenza al parlamentino per darla alla Giunta. Che infatti, lo aveva già approvato. E ne sono nate delle polemiche con la minoranza.

Così la sindaca Elisa Balconi oggi, venerdì 1 dicembre 2023, ha diffuso una nota sull'argomento.

Il punto relativo al Piano per il diritto allo Studio non è stato dibattuto e ciò ha causato qualche polemica nel corso dell’ultimo Consiglio comunale. Vorrei sottolineare che la competenza del Piano diritto allo Studio è della Giunta, per legge, fin dal 2017. Non del Consiglio comunale.

Questo è il primo Piano di diritto allo Studio che approvo con la delega di assessore competente e mi è sembrato giusto riportare le cose nell’alveo delle regole. Dico per inciso che, a differenza di quanto sostenuto da parte dell’opposizione, non è vero che tutti gli altri Comuni fanno approvare il Piano dal Consiglio: per restare a un caso emblematico qui vicino, il Comune di Milano ha fatto esattamente come noi. Quindi ripeto: la competenza è della Giunta, io volevo illustrare comunque il Piano per correttezza e trasparenza, ma il punto è stato fatto ritirare.

Con questo comunicato abbiamo voluto divulgare in modo trasparente i dettagli di questo importante strumento

Quello che non è stato detto in aula

Così la prima cittadina si è soffermata su alcune considerazioni.

Il patto educativo che ci proponiamo di realizzare con la scuola abbraccia un orizzonte non solo temporale ma anche meramente geografico di più ampio respiro rispetto al ristretto ambiente dell’aula scolastica: vogliamo costruire percorsi dentro e fuori la scuola, creando, supportando e stimolando quella rete di accoglienza che sia prima di tutto sentinella nella prevenzione del disagio e che generi l’inclusione sociale vera e concreta.

In modo ambizioso, puntiamo a una scuola priva di barriere culturali e sociali, dove sia bello vivere il proprio tempo e sperimentare la crescita collettiva, con un gruppo di pari attenti ai bisogni e anche alle difficoltà altrui, siano esse emotive, fisiche o di altro genere. Vogliamo una scuola che insegni il rispetto di sé e degli altri, in grado di fornire le radici e le ali che servono alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi per trovare radicamento nella nostra comunità cassinese, ma anche la spinta per realizzare grandi cose.

Desidero ringraziare per questo importante lavoro la dirigente scolastica Tiziana Corigliano, le insegnanti, il personale non docente, i collaboratori, la presidente e i membri del Consiglio di Istituto e tutti coloro che lavorano nel mondo della scuola.

Il Piano cuba in tutto 624.667 euro in entrata, 1.969.230 in uscita con una differenza di 1.344.561 euro. Di seguito le tabelle esplicative così come riprese dal documento ufficiale.

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