Burocrazia lumaca

Il parco della biblioteca di Trezzo non riapre: colpa della Sovrintendenza

La sindaca Centurelli ha spiegato che per la riapertura bisogna attendere il permesso ad abbattere due cedri pericolosi

Il parco della biblioteca di Trezzo non riapre: colpa della Sovrintendenza
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I danni del maltempo risalgono a fine luglio, ma ancora il parco di Trezzo sull'Adda non riapre. Tutta colpa delle burocrazia all’italiana e della lentezza delle istituzioni. Perché l’area verde della biblioteca, una delle più frequentate della città, sarebbe pronta per riaccogliere l’utenza, ma si deve attendere il via libera della Sovrintendenza delle Belle Arti.

I danni del maltempo a Trezzo

Il quadro è stato tratteggiato dalla sindaca Silvana Centurelli nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, quando ha fatto un bilancio complessivo sulla situazione del patrimonio arboreo a seguito degli eventi atmosferici violenti del 24 luglio e, in minor parte, dei temporali successivi. Vento e grandine, infatti, hanno provocato non poche criticità al verde cittadino, ma le varie situazioni sono state sanate nel giro di poche settimane. Le più gravi, come per esempio quelle del Parco della biblioteca, hanno richiesto più tempo. Anche perché il Comune ha approfittato dell’occasione anche per effettuare verifiche su tutti gli arbusti, valutandone la staticità e la tenuta in caso di nuovi eventi meteorologici.

Due alberi da abbattere

Così si è scoperto che due cedri del libano, purtroppo, non possono essere salvati e dovranno essere tagliati. Ma non è così semplice.

I tecnici comunali si sono attivati, inviando tramite Pec del 27 ottobre tutta la documentazione fornita dagli agronomi all’ufficio competente della Sovrintendenza di Milano. Un atto dovuto in quanto le piante da abbattere sono in piedi all’interno di un’area a vincolo paesaggistico.

ha spiegato la sindaca.

Sovrintendenza "lumaca"

Insomma, anche se pericolanti, prima di procedere con il taglio bisogna avere il via libera delle Belle Arti. Che se la stanno prendendo comoda visto che è già passato un mese. E per motivi di sicurezza, finché i cedri non saranno abbattuti non si potrà riaprire al pubblico il parco.

Siamo consapevoli che i tempi sia siano allungati, ma a anche di aver agito nell’unico modo che conosciamo: nel rispetto delle norme, con responsabilità e con l’obiettivo di restituire alla città un parco pulito, ordinato e soprattutto sicuro

ha concluso la sindaca.

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