Concorso Hackathon 2023: menzione speciale per gli alunni dell’I.C. Montalcini
“Penso, dunque posto, (si, ma dove?)”, il provocatorio titolo del concorso dedicato al tema del cyberbullismo
Bravissimi gli alunni della classe 1E della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini di Gorgonzola!
Concorso Hackathon 2023: menzione speciale per gli alunni dell’I.C. Montalcini
Gli studenti, affiancati dai loro professori, hanno partecipato al concorso L’Hackathon 2023 sul cyberbullismo, progetto promosso da Regione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia per la realizzazione di Hackathon regionali dedicati alla sicurezza in rete dal titolo provocatorio: “Penso, dunque posto, (si, ma dove?)”
Intento del concorso è stato di aumentare la consapevolezza e la sensibilità dei giovani al rispetto dei pari e alla condanna di violenze o di comportamenti che possono rientrare nella definizione di cyberstupidity. Alla richiesta di presentare la propria opera letteraria gli alunni rispondono:
Noi siamo “Giovani scrittori”. Siamo ragazzi a cui piace creare personaggi, raccontare storie. La storia che abbiamo inventato non è una di quelle storie spensierate in cui chi legge può volare via con la fantasia. Si tratta di una storia in cui le parole diventano importanti perché il loro significato a volte può essere ostile, crudele come le azioni fatte senza pensiero o, peggio, fatte per divertimento
E’ con questo entusiasmo e consapevolezza che i ragazzi si sono aggiudicati il premio Menzione Speciale, la cui motivazione "dà valore all’anima collettiva del progetto che con una chiarezza esemplare riesce a raccontare come azioni fatte senza nemmeno troppo pensarci possano provocare una serie di eventi di cui poi non riusciamo ad avere il controllo. In questo caso la smania di protagonismo di due ragazzine wannabe influencer, sempre impeccabili davanti al display del loro telefono, trasforma l’ignara spettatrice dei loro show nella protagonista di una campagna denigratoria. La povera Lucia, protagonista del racconto, che ha l’unica colpa di non essere una ragazzina che si atteggia da diva a favore di camera, finisce per diventare il passatempo di coetanei annoiati che non trovano di meglio da fare se non bullizzare una loro coetanea. Si è trovato interessante aver raccontato questo aspetto del bullismo, cioè che talvolta parte come un gioco per distrarsi da sé e dalla propria vita e poi finisce per rendere impossibile la vita altrui. Così come si trova confortante che gli autori attribuiscono all’amicizia e al dialogo un valore tanto importante nel superamento progressivo di queste situazioni. Senza sorvolare l’importanza di denunciare certi comportamenti. Questo è un coming of age in miniatura, la Lucia che incontriamo alla fine del racconto è
cresciuta, e non ha più paura di farsi rispettare, anche perché sa e sente di non essere sola. Nota di merito, l’aver accompagnato il testo con delle vignette che rappresentano i passaggi significativi della storia: è stata un plus"