Pioltello piange Rodolfo Sclafani, il "papà" del Bar Trattoria Davide
Da ragazzo si era spostato a Seggiano dalla Sicilia e si è rimboccato le maniche nel lavoro aprendo bar a Cassina, Limito e in via Mantegna
I suoi occhi dolci, il sorriso contagioso e la sua grande capacità di far sentire le persone a proprio agio. Sono solo alcune delle caratteristiche che contraddistinguevano Rodolfo Sclafani. Si è spento a 88 anni lasciando nel dolore la famiglia, gli amici e i tanti clienti del Bar Trattoria Davide di Pioltello che lui stesso aveva aperto.
Pioltello piange Rodolfo Sclafani
Lunedì a Seggiano, il quartiere che lo ha adottato, si sono svolti i funerali di Rodolfo, all'anagrafe Accursio, ma per tutti Rudy. Intorno alle figlie Anna Maria e Fiorella, ai generi Mimmo e Massimo, ai nipoti Davide, Marco e Andrea, la comunità si è stretta in un abbraccio di conforto e vicinanza. Ma il pensiero più grande è andato alla moglie di Rodolfo, Lucia, per sessant'anni l'altra metà della mela, compagna di vita, di fatiche, dolori e gioie.
Una vita per la famiglia
Sì perché Rodolfo è sempre stato un uomo che si è rimboccato le maniche e si è dato da fare per costruire un futuro migliore per sé e per tutta la sua famiglia. Sin da quando, ancora ragazzo, aveva lasciato la Sicilia per spostarsi a Milano, lavorando come muratore e costruendo con le proprie mani la palazzina di Seggiano in cui ha sempre abitato con la famiglia.
Insieme alla mogli, poi, ha aperto un bar prima a Cassina de' Pecchi e poi a Limito. Infine si è spostato a Pioltello, in via Mantegna, dove ha dato vita al Bar Trattoria Davide che ha sempre condotto insieme alle figlie e ai generi.
Il "papà" del Bar Trattoria Davide
Ed era proprio il locale di via Mantegna il luogo in cui era facile trovarlo, sempre disponibile a un saluto e auna chiacchiera con gli avventori. Sino all'ultimo, inoltre, si è sempre dato da fare per collaborare nella gestione della trattoria, prendendo la macchina per andare a fare la spesa non appena mancava qualche cosa.
Per quasi un mese ha combattuto in un letto di ospedale, sino a spegnersi nel fine settimana. Ma l'esempio che ha dato e l'affetto che ha condiviso proseguiranno anche oltre, attraverso i familiari e le persone che gli hanno voluto bene.