Conti sbagliati, a Cassina de' Pecchi seduta di Consiglio comunale comunale sciolta illegittimamente
Il 20 ottobre la maggioranza aveva abbandonato l'aula, per far mancare il numero legale, che in realtà c'era lo stesso. La presidente del Consiglio aveva però mandato tutti a casa
La seduta di Consiglio comunale a Cassina de' Pecchi era stata annullata per mancanza di numero legale, che invece c'era. E così ora è polemica e rimbalzo di responsabilità del clamoroso errore.
La seduta saltata
L'incredibile episodio era avvenuto il 20 ottobre. Una seduta in cui doveva essere deliberata solo la surroga del consigliere di minoranza dimissionario Emilio Calabretta. Mancava, come invece avviene di solito, il punto riguardante le comunicazioni, che invece alcuni consiglieri volevano fare.
La presidente del Consiglio comunale Eliana Capizzi aveva così proposto di inserirne la discussione tra i punti all'ordine del giorno votandola a maggioranza. Ma qualcuno aveva chiesto prima un confronto tra i capigruppo.
La seduta era stata così sospesa per cinque minuti e al termine la sindaca e tutta la maggioranza non si erano più presentati in aula.
I conti sbagliati sul numero legale
Al rientro c'erano 7 consiglieri su 16. Su impulso della segretaria comunale, Capizzi aveva dichiarato la mancanza del numero legale e aveva mandato tutti a casa. In realtà la seduta è valida se è presente almeno un terzo dei consiglieri. E quindi, calcolatrice alla mano, era d'obbligo procedere con i lavori.
La polemica
Martedì 14 novembre la questione è stata ripresa. Il consigliere di minoranza Sandro Medei (Comitato civico), che era assente nell’occasione, ha fatto notare il grave errore alla presidente. E ne è nata così una polemica con i vari rimpalli di responsabilità.
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta della Martesana in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 18 novembre 2023.