Protesta

Sciopero della SiCobas alla Sda di Gorgonzola: lavoratori fuori dai cancelli bloccano il traffico delle merci

Hanno affisso i cartelli rossi del loro sindacato, la Si Cobas, e hanno bloccato l'ingresso dei tir, impedendo l'ingresso delle merci all'interno della ditta

Sciopero della SiCobas alla Sda di Gorgonzola: lavoratori fuori dai cancelli bloccano il traffico delle merci
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E' (ancora) sciopero alla Sda di Gorgonzola: lavoratori fuori dai cancelli per chiedere chiarezza sul loro futuro lavorativo. E bloccano anche l'ingresso dei tir che trasportano le merci in azienda.

Sciopero alla Sda, bloccato il traffico della merce

Hanno iniziato stamattina, alle prime luci dell'alba di oggi, giovedì 16 novembre 2023, gli operai dipendenti della società cooperativa Ashel Group, con sede a Novara e distaccamento a Gorgonzola, sulla Provinciale 13. Hanno affisso i cartelli rossi del loro sindacato, la Si Cobas, e hanno bloccato l'ingresso dei tir, impedendo l'ingresso delle merci all'interno della ditta Sda.

Hanno deciso di protestare per la decisione della ditta di spostare la produzione nella sede di Vidigulfo (in provincia di Pavia), presa di posizione che andrà via via a diminuire sempre più la produzione nelle restanti sede, e prospettando un futuro licenziamento per molti. In strada sono presenti alcuni tir, ma grazie all'intervento dei Carabinieri della stazione di Gorgonzola e della Polizia locale, la circolazione è regolare. Anche se a causa del "traffico" alla rotonda, un camion ha urtato una Gazzella dei Carabinieri in presidio.

"Vogliamo chiarezza"

Vogliamo chiarezza, sapere cosa succederà in futuro e condizioni lavorative più adeguate. Con la cooperativa Ashel ci troviamo bene, ma solo recentemente abbiamo scoperto che l'azienda Sda intende spostare le commesse altrove. Qui ci sono circa 70 lavoratori che arrivano da ovunque dall'Adda Martesana, come faremo?

Si è chiesto il rappresentante sindacale Dejan Milandovic.

Vogliamo anche l'adeguamento dei contratti, condizioni retributive e lavorative migliori. Insomma, attendiamo delle risposte e continueremo con lo sciopero.

 

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