Vaprio, non può andare al concerto perché è disabile: appello anche in Usa

Vaprio, non può andare al concerto perché è disabile: appello anche in Usa
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Non può andare al concerto di Taylor Swift perché è disabile. Ragazza di Vaprio fa un appello anche in Usa

Il sogno e la battaglia

Il suo sogno di Silvia Stoyanova una 36enne residente in paese è di poter assistere, a luglio, al concerto che terrà Taylor Swift allo stadio di San Siro a Milano. Ora però sta conducendo una battaglia per i diritti dei disabili.

Taylor Swift è venuta in Italia 13 anni fa e non si sa se tornerà in Italia in futuro. Quando ho visto che era in programma una data a San Siro ho cercato di prendere un biglietto.

Una questione che, però, si è rivelata più complicata del previsto.

Solitamente per i biglietti riservati ai disabili è necessario contattare direttamente gli organizzatori. Su Internet non ho però trovato le indicazioni, quindi ho trovato gli organizzatori dell’evento e li ho contattati e mi è stato chiesto di compilare un apposito modulo.

Non essendo certa di assicurarsi un posto al concerto Silvia ha seguito anche un piano B.

Il piano B

Ho acquistato un biglietto in una zona dello stadio accessibile anche con la sedia a rotelle . Sono posti piuttosto costosi, i biglietti andavano dai 300 agli 800 euro che per me sono una cifra importante, ma si tratta di una cosa che si fa una volta sola nella vita....

ha osservato.

Quando però Silvia ha ricontattato gli organizzatori per sapere del suo biglietto ha ricevuto una doccia fredda. Non solo non era entrata nella lista per i tagliandi destinati ai disabili, ma non avrebbe neppure potuto usufruire del suo biglietto regolarmente acquistato. Nel primo caso perché la vendita dei tagliandi per i portatori di handicap erano limitati a due giornate di giugno mentre Silvia aveva fatto la richiesta ai primi di luglio, e nel secondo, perché il posto pur essendo accessibile, non può essere utilizzato dai disabili per questioni di sicurezza. L’indicazione delle date per l’acquisto dei biglietti dei disabili non era riportata da alcuna parte. Come facevo a saperlo?

si è chiesta Silvia che, successivamente aiutata da alcuni amici e da un avvocato che sta seguendo il suo caso «pro bono» ha cercato di approfondire la questione, fino a far approdare il suo appello negli Stati Uniti.

Io, anche se dovessero costruire una seconda piattaforma per arrivare a 200 posti rimarrò fuori . Ma non credo che in un evento di questo tipo siano solo 200 i disabili che hanno chiesto di poter assistere. Il mio obiettivo è quindi di fare in modo che la possibilità di accedere a eventi sia uguale per tutti.

ha spiegato

L'appello in Usa

Silvia ha voluto portare il suo appello anche negli Stati Uniti nella speranza che l’entourage di Taylor Swift possa aiutarla.

Nei giorni scorsi è stato il mio compleanno e ho chiesto invece di regali, di partecipare a una raccolta fondi»,

ha spiegato. Con l’aiuto di un artista è stato realizzato un messaggio con scritto «Why not me» e un’immagine di Silvia avvolta in un iconico abito viola della cantante, che è apparso su un cartellone pubblicitario in Times Square a New York.

La mia speranza è che qualcosa si muova negli Stati Uniti,

ha concluso.

 

Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da venerdì 14 ottobre 2023.

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