Il dramma

Ragazza incinta morì a Brugherio precipitando dal balcone, la famiglia: "Non voleva suicidarsi"

I parenti della 22enne si sono opposti alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Monza

Ragazza incinta morì a Brugherio precipitando dal balcone, la famiglia: "Non voleva suicidarsi"
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Non fu omicidio. E non sono nemmeno emersi riscontri che possano avvalorare l’ipotesi che la giovane, al quinto mese di gravidanza, sia stata apertamente indotta da qualcuno a compiere l’estremo gesto. Queste le conclusioni messe nero su bianco dalla Procura di Monza, che ha chiesto l'archiviazione del fascicolo aperto a seguito della tragica fine di una 22enne di origini egiziane morta il 27 giugno 2022 dopo essere precipitata dal balcone di casa dell’Edilnord di Brugherio.

Morì cadendo dal balcone, i parenti non avevano mai creduto alla tesi del suicidio

La famiglia della ragazza, però, non aveva mai creduto alla tesi del gesto volontario. E ora tramite il proprio avvocato si è opposta alla richiesta di archiviazione, chiedendo di svolgere ulteriori indagini seguendo la pista dell'omicidio (era stato indagato il marito 26enne della vittima) o dell'istigazione al suicidio.

Un rapporto complicato col marito e la lite poco prima del dramma

Il rapporto complicato tra i due (si erano denunciati a vicenda poche settimane prima della tragedia) era ormai finito: il giorno della tragedia l’uomo si era presentato davanti alla porta per recuperare gli ultimi effetti personali. E scoppiò una lite verbale, aspetto quest’ultimo che nessuno negò, alla presenza anche di alcuni parenti del 26enne.

La Procura di Monza chiede l'archiviazione, la famiglia della vittima si oppone

Ora la Procura ha ritenuto di chiedere la chiusura del caso. Di diverso avviso i parenti della 22enne, che era arrivata a Brugherio solo dopo il matrimonio celebrato nel Paese d’origine nel 2020. Alcuni vicini avevano immediatamente raccontato ai Carabinieri di avere sentito delle urla e dei rumori poco prima del drammatico volo di undici metri. Testimonianze sulle quali si è concentrata l’attenzione degli inquirenti. I parenti della giovane (in primis il fratello) non avevano mai creduto alla tesi del suicidio. L'udienza per la discussione è fissata a ottobre.

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