Una villetta confiscata alla mafia a Rodano diverrà simbolo di inclusione
L'alloggio sarà sede di un progetto di cohousing e ospiterà ragazzi con disabilità, dopo essere ristrutturata a loro misura
Via del Noce 3/H. L’indirizzo che conduce a una villetta di Rodano, uno stabile abbandonato da anni. Non perché non fosse accogliente o fruibile, ma perché posseduto dalla criminalità organizzata. Un locale confiscato alle mafie che adesso avrà una nuova vita.
Il riscatto della villetta di Rodano
Grazie alla delibera di Giunta del 19 luglio 2023, il Comune ha messo l’edificio in via del Noce a disposizione del Distretto sociale est Milano, di cui anche Rodano fa parte.
L’alloggio rientrerà nel progetto «Percorsi di autonomia per persone con disabilità», insieme ad altre tre abitazioni site a Vimodrone e Pioltello. Si tratta per la precisione di cohousing, ossia la pratica che consente a persone con disabilità di vivere insieme sotto lo stesso tetto, con la supervisione di figure di riferimento che possano dare una mano, come ha spiegato l'assessora al Welfare Monica Corrado.
La casa avrebbe alcuni spazi in condivisione e poi stanze private, in modo da garantire serenità agli inquilini. I futuri residenti sarebbero seguiti da una équipe multidisciplinare, potranno sperimentare un percorso volto a migliorare la propria autonomia. Diventare più indipendenti aiuterà i ragazzi anche nel percorso di avvicinamento al mondo del lavoro, in ottica di inclusione sociale a 360 gradi.
Tempistiche ancora incerte
L'entusiasmo è tanto, ma la pianificazione ancora da sviluppare. Per le tempistiche del progetto c’è da aspettare. Bisogna che venga sistemato adeguatamente l’edificio, il Distretto dovrà occuparsi di valutare quali comparti della villetta (su due piani) potranno essere adibiti a stanze, come eliminare eventuali barriere architettoniche e se è possibile farlo, bisognerà poi identificare chi potrà approfittare della neo casa.
Insomma, tutto è ancora in divenire, ma per il momento grazie alla delibera il seme è stato gettato.
L'allarme di Libera
Nonostante la soddisfazione per il percorso intrapreso, spunta l’allarme di Libera contro le mafie a smorzare l’entusiasmo generale sul tema, circa la scelta del Governo di cancellare tra le misure del Pnrr proprio quella destinata alla valorizzazione dei beni confiscati.
La restrizione non dovrebbe toccare il progetto di Rodano, dato che verrà sviluppato insieme a Pioltello e Vimodrone, i cui alloggi non rientrano nel riadeguamento dei beni confiscati, ma sono stabili di altra natura.
Anche se la preoccupazione di Libera contro le mafie in merito al trend del Governo è tanta.
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