Assalti ai bancomat col "furgone di Batman", banda arrestata: ha colpito in Martesana
Operazione dei Carabinieri, dodici le spaccate ricondotte al sodalizio: una è stata messa a segno a Bussero
Assalti ai bancomat col "furgone di Batman", banda arrestata: ha colpito anche in Martesana. Un'operazione condotta dai Carabinieri di Vimercate ha permesso di fermare tre persone ritenute responsabili di ben dodici furti con spaccata ai danni di sportelli automatici. E uno era stato compiuto nel nostro territorio, precisamente a Bussero nel settembre del 2022.
Assalti con un furgone oscurato da teli neri
Usavano un furgone completamente oscurato da teli neri, che prendeva le somiglianze della Batmobile. Era questo il "biglietto da visita" di una banda sgominata dai militari brianzoli, di cui facevano parte anche un padre col rispettivo figlio, ritenuta responsabile di assalti agli istituti di credito sparsi tra le province di Monza Brianza, Milano, Lecco e Varese.
Un totale di 12 colpi, di cui cinque consumati per un bottino di oltre 250mila euro e sette tra vani tentativi o sventati dall’arrivo dei Carabinieri che avrebbero fruttato ulteriori 330mila euro.
L'identikit dei tre arrestati
Gli arrestati, tutti italiani residenti nell’Hinterland di Milano (Paderno Dugnano, Lacchiarella, Rozzano), sono un 70enne di origine emiliana, un 57enne originario della Campania e il figlio 32enne, tutti pregiudicati per analoghi reati. I tre sono stati raggiunti da un'ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Monza su richiesta della locale Procura della Repubblica eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Vimercate.
Modus operandi dei colpi
Dai primi accertamenti, dalla visione dei sistemi di videosorveglianza e dalla successiva attività investigativa, il modus operandi della banda appariva abbastanza chiaro: dopo aver rubato sempre una tipologia di furgone cassonato, lo nascondevano in un'area nel Comune di Pero (in provincia di Milano), dove grazie alle competenze tecniche del più anziano dei sodali, che era anche la mente del gruppo criminale, veniva modificato per renderlo idoneo ai loro scopi. Il mezzo veniva dotato di una lunga barra di ferro, installata nel cassone, utilizzata come "ariete" per sfondare le vetrate blindate e un braccio meccanico a cui fissare i cavi d’acciaio per sradicare e caricare i pesanti bancomat. Inoltre camuffavano il mezzo con teli e pannelli di plastica e vi apponevano targhe false.
Le prime indagini
L’indagine condotta dall’Aliquota operativa della Compagnia di Vimercate e coordinata dall’Autorità giudiziaria del capoluogo brianzolo trae origine da due assalti avvenuti a cavallo dei mesi di giugno e luglio 2022 nei comuni di Cavenago di Brianza e Agrate Brianza. In particolare il primo andava a buon fine con un bottino di circa 65mila euro, mentre nel secondo caso, dopo aver sradicato il dispositivo atm contenente circa 29mila euro, la banda fu costretta ad abbandonarlo sul luogo il furgone utilizzato per il colpo.
La cattura
L’ultimo colpo è stato per loro fatale: i militari dell’Arma grazie all’attività tecnica sono riusciti a monitorare gli spostamenti dei soggetti che avevano individuato il successivo obiettivo, dopo vari sopralluoghi, nel centro abitato di Caronno Pertusella nella provincia di Varese. I Carabinieri della Compagnia di Vimercate hanno quindi deciso di intervenire per porre freno all’escalation di furti e con il supporto dei colleghi Compagnia di Saronno e di un velivolo del 2° Nucleo elicotteri di Orio al Serio hanno tratto in arresto i tre in flagranza di reato. Il gruppo mentre era intento a caricare e portar via il dispositivo Atm che avevano appena sradicato, con il recupero della refurtiva di circa 42mila euro.
Nelle concitate fasi dell’intervento venivano immediatamente bloccati l’anziano 70enne ed il giovane 32enne, mentre il padre tentava una breve fuga alla guida del furgone, terminata dopo circa 350 metri, in piazza Aldo Moro dove il cavo d’acciaio, con cui trascinava lo sportello automatico ancora agganciato, si impigliava a un palo dell’illuminazione frenando di colpo il mezzo. L’uomo, abbandonato il veicolo, tentava invano di nascondersi all’interno dell’adiacente parco dove veniva raggiunto e bloccato dagli operanti.
La lunga escalation di colpi
L’indagine ha permesso di acclarare la corresponsabilità degli indagati di ulteriori nove episodi (totale 12) nel periodo tra maggio 2021 e ottobre 2022. I colpi messi a segno sono stati: due a Nova Milanese (maggio e luglio 2021), uno Carnate e uno Muggiò nell’ottobre 2021, dove dopo aver sfondato il vetro e sradicato lo sportello atm si sono portati via rispettivamente un bottino di 50,17, 33 e 120mila euro.
Quelli non andati a buon fine (che avevano lasciato una lunga scia di danni) si sono registrati a Bollate (ottobre 2021) e Bussero (settembre 2022), dove verosimilmente per la rottura dei cavi, nonostante avessero frantumato il vetro e sradicato il dispositivo Atm, non riuscendo a caricarli si erano visti costretti ad abbandonarli con all’interno rispettivamente 29 e 123mila euro. Poi ci sono stati gli assalti ad Arese (novembre 2021) e Parabiago (agosto 2022), dove hanno desistito ancor prima di essere riusciti ad agganciare il dispositivo per l’arrivo della vigilanza e dei Carabinieri. Infine si arriva all'episodio di Calco, nel Lecchese, nell'ottobre 2022: nonostante erano riusciti nel loro intento, allontanandosi con il bancomat che conteneva circa 79mila euro, attraversando alcuni terreni agricoli sono rimasti bloccati su un terrapieno, abbandonando il mezzo con ancora il dispositivo agganciato.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere
I tre arrestati dovranno rispondere dei reati di concorso in furto e tentato furto con le aggravanti della violenza sulle cose anche destinate a pubblico servizio o utilità e riciclaggio dei veicoli.