Pulizia

Ecomostro di Truccazzano: la bonifica è una "missione impossibile"

Dopo quattro aste, andate deserte, ora il prezzo è sceso a 470mila euro per 15mila metri quadrati: non resta che sperare

Ecomostro di Truccazzano: la bonifica è una "missione impossibile"
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E’ tempo di pulizie estive all’ecomostro di via Scotti di Truccazzano: rovi, sterpaglie e la maggior parte dei piccioni sono stati "sfrattati". Peccato però, che né impresa né Comune abbiano fatto i conti con la palude che si è formata all’interno delle rovine, a causa delle piogge torrenziali delle ultime settimane.

Ecomostro di Truccazzano, la bonifica è una "missione impossibile"

E’ una vera e propria guerra quella che l’Amministrazione comunale sta combattendo da anni all’immobile di via Scotti, abbandonato e in stato di degrado a causa di un fallimento immobiliare di anni fa.
La storia è nota, raccontata più e più volte: una saga che però non smette di infastidire i residenti, poiché la struttura è infestata.

Topi, scarafaggi, piccioni in gran quantità che hanno riempito di guano le vie del centro, piante dalla chioma quasi impossibile da domare, senza contare che all’interno, fra le rovine, è cresciuta una vera e propria giungla tra insetti, zanzare e anche girini.
Il Comune, che sta facendo di tutto per venderlo,  ha dovuto battagliare per vie legali anche per ripulirlo, solo poche settimane fa.

Il sindaco Franco De Gregorio, infatti, aveva chiesto all’Ats un sopralluogo, che aveva prodotto un verbale dove si richiedeva espressamente la pulizia quanto prima per scongiurare rischi sanitari, trovando però un ostacolo nel curatore fallimentare dell’edificio, che aveva in primo luogo rigettato la richiesta appellandosi al tribunale. Azione rifiutata dal Tar, che ha imposto la disinfestazione.
La scorsa settimana quindi, dopo tanta fatica, il Comune ha assunto un’impresa di giardinaggio per liberare le mura dalle piante infestanti e per intervenire all’interno. Tuttavia, si è rivelata una missione quasi impossibile.

Falda acquifera troppo alta, impossibile pulire l'interno

Sotto al caldo cocente sono riusciti a togliere la barriera di rovi lungo la facciata e lungo le reti che delimitano l’accesso alla struttura, ma sono sopraggiunti ancora altri problemi. Il livello della falda acquifera si è alzato e anche di molto, poiché quest’anno, e in particolare in questo periodo, abbiamo avuto precipitazioni torrenziali. L’interno dell’area si è quindi riempito d’acqua e gli operatori faticano ad entrare per continuare il lavoro. Ovviamente ci sono tutte le problematiche del caso, compresi vari animali che si sono aggiunti alla fauna già esistente. Non ci resta che sperare che a settembre qualcuno lo acquisti.

Dopo quattro aste, andate deserte, ora il prezzo è sceso a 470mila euro per 15mila metri quadrati.

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