Ancora controlli dei Carabinieri in piazza Garibaldi: 4 denunce e 65 persone identificate
Una ventina di mezzi dell'Arma impiegati per un servizio di presidio e verifica di coloro che frequentano il quartiere
Non si placa la morsa delle Forze dell'ordine in piazza Garibaldi a Pioltello. Dopo i fatti della scorsa settimana, ieri i Carabinieri sono intervenuti in forze per effettuare controlli a tappeto sulle persone che vivono e frequentano il quartiere di Seggiano.
I controlli dei Carabinieri
Un'attività che ha preso avvio alle prime ore di mercoledì 19 luglio 2023 e che ha visto lo schieramento di una ventina di mezzi tra personale della Stazione di Pioltello e della Stazione di Cernusco, con l'ausilio di 13 unità della Compagnia di intervento operativo del Terzo reggimento Lombardia e di due pattuglie della vicina Compagnia di San Donato Milanese. Uno spiegamento di forze importante volto a monitorare le persone all'interno delle abitazioni e negli spazi pubblici.
Settanta persone controllate
I militari sono stati impegnati dalle 6 sino alle 12, con anche attività operativa di controllo del territorio svolta nel Satellite in tarda mattinata. Al termine del servizio sono stati una settantina i controlli effettuati.
Sessantacinque persone, di cui 61 stranieri, sono stati identificati per verificare la regolarità dei documenti in loro possesso. Al setaccio anche otto veicoli. Alla fine sono state quattro le denunci per il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio italiano, con i soggetti di varia nazionalità che saranno obbligati a regolarizzare la loro posizione onde evitare il provvedimento di espulsione.
Ordine pubblico
Già dalla scorsa settimana la Compagnia Carabinieri di Pioltello su indicazione della Prefettura ha intensificato le attività di sorveglianza del territorio all'interno di piazza Garibaldi. Una risposta immediata ai disordini avvenuti lo scorso weekend, terminati con risse e guerriglia urbana che hanno spaventato i residenti e non solo. La sindaca Ivonne Cosciotti di fronte alle immagini della violenza aveva persino deciso di chiedere un intervento diretto del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, affinché inviasse più uomini per garantire servizi continuativi di presidio territoriale.