Per 35 anni è stata "l’angelo" dei bambini delle scuole di Cassano d'Adda
E' andata in pensione dopo una vita passata a contatto con i più piccoli, che ha aiutato in ogni occasione trasformandosi persino in dentista
Giovedì 13 luglio 2023 è stato il suo ultimo giorno di lavoro dopo 35 anni passati nelle scuole di Cassano d'Adda, di cui 23 a Groppello. Roberta Rivoltella, 61 anni, cassanese doc, è andata in pensione tra la commozione generale.
La storica bidella è in pensione
L’ultimo giorno di scuola i "suoi" alunni e gli insegnanti hanno voluto salutarla con una festa a sorpresa in palestra durante la quale ci sono stati canti, balli e poesie dedicati a lei, la «mamma in seconda» di tantissimi piccoli che sono cresciuti grazie anche alle sue cure.
Rivoltella era un’Ata (personale amministrativo, tecnico e ausiliario), ruolo che un tempo era conosciuto come bidella. Non si è occupata solo della gestione della scuola, ma ha prestato attenzione a ogni aspetto, dall’accoglienza degli scolari ai dentini pronti a cadere, levati dolcemente e poi riposti in un sacchetto in attesa della fatina o del topolino che avrebbero portato i soldini.
Si è iscritta al collocamento appena finita la terza media e per alcuni anni ha lavorato come commessa in negozi di pasticceria e gastronomia di Cassano e, d’estate, all’Rsa della Casa di riposo.
Dopo l’esperienza a Cascine San Pietro, la 61enne si è spostata alla Guarnazzola, alla Quintino Di Vona e alla materna Cristo Risorto, come ha raccontato:
Sono stata anche al nido e per tanti anni alle Infanzie. Mi è sempre piaciuto stare a contatto con i bimbi piccoli, e ho ritrovato le stesse soddisfazioni alle elementari. I 'miei' alunni mi hanno aiutata anche nel mio percorso personale: tutto è alla loro portata, scremano le difficoltà e mostrano le cose più semplici.
Nel tempo sono state moltissime le emozioni provate. La cassanese ha sempre messo il cuore in tutto ciò che ha fatto: gentilezza, professionalità e disponibilità sono gli aggettivi usati per descriverla.
Ho avuto la fortuna di scegliere il mio lavoro e di incontrare maestre, colleghe e famiglie con le quali si sono creati bei rapporti. Ho aiutato alcuni genitori cercando di portare sollievo alle loro preoccupazioni. I piccoli ti vedono come una figura familiare e sicura, mi hanno sempre dato tanta forza. La scuola è un mondo magico: non ho rimpianti, rifarei tutto. La festa finale, poi, è stata incredibile: mi hanno fatta sentire come una regina, sono stata travolta dal loro amore. Me ne vado con un bagaglio arricchito da meravigliose esperienze e persone. Ora mi dedicherò a mia mamma, ai tre nipoti e al compagno. Spero che chi verrà segua l’impronta che ho lasciato, che abbia passione e capisca l’importanza di ciò che facciamo, anche nel nostro piccolo, perché siamo a contatto con gli esseri umani nella fase più delicata della vita, quella in cui si stanno formando. Posso garantire che non mancheranno le soddisfazioni.