Badante condannata a soli 4 anni e 8 mesi per la morte di un anziano di Brugherio, la rabbia dei parenti: "Una vergogna"
La donna era accusata di omicidio preterintenzionale. La vittima 81enne l'aveva accolta in casa da pochi giorni
Che l’anziano fosse scivolato su una prugna caduta sul pavimento, e che questo gli avesse provocato la grave frattura al cranio che lo ha ucciso, è stata soltanto una delle tante versioni fornite dalla badante ai Carabinieri.
L'accusa di omicidio preterintenzionale
Un racconto, quello reso dalla 52enne, che non aveva convinto. E ora per la donna è arrivata la condanna a quattro anni e otto mesi di reclusione pronunciata giovedì 6 luglio 2023 dal Gup monzese Andrea Giudici, al termine del processo celebrato con il rito abbreviato per il reato di omicidio preterintenzionale in relazione alla morte di Evangelista Tamiso (nella foto durante i festeggiamenti del suo ultimo compleanno), 81enne di Brugherio, deceduto nel 2021 dopo un mese trascorso in coma all’ospedale San Raffaele.
Il dramma consumatosi nella casa dell'anziano
I soccorritori erano intervenuti ai primi di settembre nella casa dell’uomo, che si trovava in gravi condizioni per una lesione al cranio provocata, sembra, da una caduta. L’uomo era stato condotto in codice rosso, in stato di incoscienza, ma non si era mai più risvegliato. Anche grazie alla segnalazione di una familiare (l’ex nuora di Tamiso), i Carabinieri avevano svolto alcuni approfondimenti sulla vicenda, partendo proprio dalla badante.
La tesi della "caduta su una prugna"
Questa conosceva la vittima e la sua famiglia da molto tempo, ma aveva assunto l’incarico di accudire l’anziano solo da pochi giorni. Stando alle accuse, i rapporti tra i due non erano facili, tra litigi e tensioni, fino al giorno dell’arrivo dell’ambulanza. Interrogata più volte, la 52enne incensurata era caduta spesso in contraddizioni, fino a dichiarare che l’anziano era scivolato su una prugna, battendo con violenza il capo. Per l’accusa, invece, tra i due sarebbe scoppiato un litigio durante un pasto, proprio al momento di servire la frutta a tavola, al termine del quale la badante ha spinto l’uomo facendogli sbattere la testa.
Quattro anni e otto mesi di pena con rito abbreviato
A Palazzo di giustizia, l’imputata (presente davanti al giudice) ha deciso di avvalersi del rito abbreviato, che concede lo sconto di un terzo della pena.
La rabbia dell'ex nuora dell'81enne: "Ma questa è giustizia?"
Una sentenza troppo lieve. L'ex nuora della vittima, tra le lacrime, non ha nascosto l'amarezza e la rabbia per un verdetto che non appaga per nulla la perdita del familiare.
"Ma è possibile che questa sia giustizia? E' una vergogna - ha dichiarato non appena venuta a conoscenza della sentenza - Sto male, non è possibile che le abbiano dato una condanna così lieve. Ha mentito diverse volte, una vita umana vale davvero così poco? Farò qualcosa, non posso stare zitta e ferma".