Lavoro e diritti

L'azienda nega loro la possibilità di incontrare i lavoratori a Segrate, i sindacati scendono in campo

Dopo mesi di negoziazioni, le sigle Nidil Cgil, UilTemp e Udu hanno deciso di organizzare dei presidi informativi per i dipendenti di Sielte

L'azienda nega loro la possibilità di incontrare i lavoratori a Segrate, i sindacati scendono in campo
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Si è conclusa oggi, giovedì 22 giugno, la protesta di Nidil Cgil (Nuove identità di lavoro), UilTemp e Udu (Unione degli studenti) davanti alla sede di Sielte a Segrate, che non aveva concesso l’utilizzo degli spazi aziendali per poter svolgere assemblee per i lavoratori in somministrazione.

Niente assemblea in azienda, i sindacati organizzano dei presidi

Tutto è cominciato questa primavera, quando le sigle sindacali Nidil Cgil, UilTemp e Udu avevano chiesto a Sielte, azienda di telecomunicazioni che a Segrate ha una sede proprio in via Cassanese, la possibilità di organizzare una assemblea per i circa cento lavoratori in somministrazione.

Alla richiesta, però, come raccontano i sindacati tra cui Claudia di Stefano, Segretaria generale di Nidil Cgil, non è stato dato seguito.

Sielte ha negato questa possibilità adducendo ancora i vincoli legati all’emergenza Covid e alla mancanza di spazi. L’emergenza covid è terminata. Non ci risulta che i lavoratori oggi impiegati in Sielte svolgano la loro attività nelle sale open space indossando le mascherine Ffp2.

Così, dopo che non è stato possibile raggiungere alcun compromesso, i sindacati hanno deciso di organizzare un presidio informativo dalle 8 alle 10 e dalle 12 alle 14.30 per distribuire volantini e opuscoli ai dipendenti dell’azienda in entrata o in uscita dalla sede. Un tentativo, però, che come raccontato in un comunicato, è stato inficiato dall’assenza di metà degli impiegati che proprio in quei giorni lavoravano da casa.

“Casualmente”, i pochi lavoratori che abbiamo incontrato ci hanno informato della comunicazione, per il tramite del loro responsabile, arrivata ieri (martedì, ndr) all’ora di pranzo, che il personale avrebbe lavorato in smart working per la sola giornata del 21 giugno 2023. Solo la metà dei lavoratori hanno aderito.

Presto altri provvedimenti

Nidil Cgil, UilTemp e Udu restano sul piede di guerra. Sielte infatti è in possesso della Certificazione di responsabilità sociale Sa8000, che documenta il rispetto da parte dell’azienda di alcuni aspetti relativi della gestione aziendale attinenti alla responsabilità sociale d'impresa.

Sielte si fregia della SA8000, quindi dovrebbe rispettare le leggi e non ostacolare in alcun modo l’attività sindacale (art. 4 SA8000). La Certificazione di Responsabilità Sociale è condizione necessaria anche per acquisire un maggior punteggio nelle gare di appalti pubblici.

La possibilità di svolgere le assemblee retribuite nei locali aziendali in cui i lavoratori possano discutere dei loro problemi insieme al sindacato è uno dei primi diritti conquistati dai lavoratori italiani dopo le lotte degli anni ’60 (art. 20 Legge 300/70)

Se l’atteggiamento dell'azienda rimarrà il medesimo, Nidil Cgil e UilTemp invieranno all’ente Certificatore di SA8000 una segnalazione per la violazione della norma e lo stesso faremo alle Amministrazioni pubbliche che hanno appaltato servizi a Sielte.

La protesta - Foto

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