Protesta dei lavoratori davanti alla casa di riposo di Vimodrone: "Basta turni massacranti, ci mancano anche i guanti"
Il personale della cooperativa che gestisce alcuni reparti della Rsa è tornato a manifestare con i sindacati Uil e Usb
Nuova protesta dei lavoratori davanti alla casa di riposo di Vimodrone. Il personale della cooperativa che gestisce alcuni reparti della Rsa ha manifestato oggi, martedì 9 maggio 2023, con un presidio di fronte ai cancelli della struttura. Accanto a loro (in gran parte donne) i sindacati Uil e Usb.
"Al personale manca anche il materiale"
"Anche oggi siamo qui a protestare contro la cooperativa In Cammino, viste le difficoltà che ogni giorno i lavoratori devono affrontare: sia per la mancanza di materiale necessario per accudire i pazienti, sia perché siamo stupiti per l'assenza di professionalità, di sensibilità e dalla spregiudicatezza della stessa cooperativa, la quale non si degna minimamente di considerare le ripetute segnalazioni e le denunce esposte dal sindacato e dai lavoratori".
Uil e Usb in prima linea accanto ai lavoratori
Queste le parole dei due sindacalisti Silvio Sanfilippo e Francesco Innocente, presenti oggi davanti al Golgi Redaelli. Il tutto alla luce di una constatazione fatta dagli stessi Sanfilippo e Innocente:
"Non vi è stato nessun tipo di miglioramento nell'ambito organizzativo e funzionale, solo promesse da marinaio, promesse cadute nel vuoto. Lavoratori che prestano servizio per undici/quindici ore continuative, mancanza dei presidi (guanti monouso, lenzuola, traverse e pannoloni) cioè l'essenziale per l'igiene dei pazienti. Personale al collasso, turni che vengono modificati dall’oggi al domani. Ma che assistenza si può dare in queste condizioni?".
Terzo presidio davanti alla casa di riposo di Vimodrone
Quello di oggi, che si è tenuto in mattinata, è stato il terzo presidio organizzato dalla Uil e dall'Unione sindacale di base:
"La lotta è l'unico mezzo che abbiamo per provare a far ragionare e a far usare il buonsenso agli amministratori della cooperativa In Cammino. Per ridurre al silenzio i lavoratori stanno piovendo sanzioni disciplinari pretestuose e su questioni inesistenti: ormai sono stanchi e umiliati dalle condizioni lavorative - hanno proseguito - Un plauso va fatto a tutti i lavoratori che con molte difficoltà, ma con tanta umanità, svolgono il loro lavoro di assistenza provando a salvare il salvabile, mettendoci anche del loro, spesso comprando di tasca propria i materiali necessari. Intanto la cooperativa resta sorda, fuori dalla realtà, pensando ormai di essere al di sopra di tutto".
Prossima tappa: la sede della cooperativa In Cammino
Se la situazione non dovesse cambiare, Uil e Usb hanno già annunciato che la prossima manifestazione verrà organizzata sotto le finestre della cooperativa, che ha sede a Faenza.