Lutto per la scomparsa dell'amato maestro Gioacchino Maviglia
Aveva iniziato l’insegnamento a Vaprio d’Adda per poi trovare nel piccolo plesso di Groppello, a Cassano d'Adda, il luogo ideale dove costruire un modello di scuola nuova
A dare la notizia della scomparsa di suo papà è stato l'ex sindaco di Cassano d'Adda Roberto Maviglia, che ha ricordato gli anni che l'uomo ha dedicato alla scuola.
Comunità in lutto per la scomparsa di uno storico e amato maestro
Gioacchino Maviglia, padre del capogruppo di Cassano etica ecologista ed ex primo cittadino Roberto, si è spento nella notte tra il 7 maggio 2023 e oggi, 8 maggio. Lo ha comunicato il figlio il un post sui social:
Il cassanese aveva iniziato l’insegnamento a Vaprio d’Adda per poi trovare nel piccolo plesso di Groppello il luogo ideale dove costruire un modello di scuola nuova, e intorno a lui e alla scuola di Groppello a partire dagli anni '70 si è creato un grande movimento di insegnanti che condividevano le stesse idee e la stessa voglia di cambiare la scuola.
Anche dopo la pensione ha continuato per molti anni il suo impegno di insegnante nella scuola per stranieri organizzata dalle Acli e in tante altre iniziative.
Così il figlio Roberto:
Ha vissuto il suo lavoro come una vera missione. Voleva una scuola diversa, nuova, rinnovata e moderna, in cui i bambini e le bambine, quelli che lui definiva 'i suoi veri datori di lavoro', non fossero dei contenitori da riempire di nozioni, ma persone ciascuna con una sua personalità, con delle capacità e dei talenti che la scuola doveva saper cogliere e valorizzare. Lascia in me la gratitudine per l’esempio che mi ha fornito, i valori che mi ha trasmesso, le cose che mi ha insegnato, il sostegno che mi ha dato.
Lascia in chi l’ha conosciuto come insegnante il ricordo di un maestro appassionato, preparato, instancabile e sempre disponibile: penso che i suoi ex alunni (anzi i suoi ex 'datori di lavoro') conserveranno per sempre il ricordo di questo maestro particolare, del suo modo di insegnare ed anche della sua aula che, come ha scritto il giornalista Corrado Stajano in un articolo del 1989 a lui dedicato, 'è uno stanzone grandissimo che sembra un po’ la bottega di un artigiano e un po’ una fiera delle meraviglie'. Oggi ci sono in me due sentimenti contrastanti: la tristezza del distacco e il sollievo per la fine di una sofferenza che non meritava. Ci mancherai papà.