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Il Consiglio di Cernusco sul Naviglio chiede al sindaco di riconoscere i figli delle coppie omogenitoriali

E' passata con i voti della maggioranza (anche se non compatta) la mozione del consigliere socialista Filippo Coppola

Il Consiglio di Cernusco sul Naviglio chiede al sindaco di riconoscere i figli delle coppie omogenitoriali
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E' passata con i voti della maggioranza, anche se non compatta al cento per cento, la mozione che chiedeva al sindaco di Cernusco sul Naviglio, Ermanno Zacchetti, di procedere con la trascrizione all'Anagrafe dei figli di coppie omogenitoriali.

Consiglio comunale diviso

Tra i voti favorevoli c'erano quelli della maggioranza, fatta eccezione per il consigliere Pietro Riva (lista civica Tutti per Cernusco) e il sindaco, che si son invece astenuti. D'accordo con il testo della mozione anche parte delle minoranze con Rita Zecchini (Sinistra per Cernusco - La città in Comune) e Vivere Cernusco.

Contrari invece, i gruppi di centrodestra. Erano in aula Luca Cecchinato (Lega),  Lorenzo Gaviraghi (Lista Cassamagnaghi) e Carlo Revolti (Forza Italia).

La mozione

A proporre il documento era stato Filippo Coppola, consigliere socialista eletto tra le fila del Partito democratico. Il documento invita

il sindaco, anche a fronte delle evoluzioni del quadro giurisprudenziale e normativo, a procedere con le registrazioni anagrafiche dei figli di coppie omogenitoriali indicando quali genitori entrambe le persone che si sono consapevolmente assunte la responsabilità della procreazione.

Inoltre sollecita

il Parlamento a discutere le proposte di legge indicate in premessa e comunque a modificare la normativa per porre fine alle discriminazioni in essere che determinano una grave violazione dei diritti preminenti del minore, dando seguito al monito espresso dalla Corte costituzionale con le Sentenze 32 e 33 del 2021, nonché per riconoscere l'eguaglianza e la pari dignità di tutte le famiglie.

Tutto ciò, tra i vari motivi, principalmente alla luce del fatto che anche

la Corte Costituzionale ha riscontrato nell'ordinamento italiano la sussistenza di un grave vuoto di tutela dell'interesse del minore, in quanto, seppur non vietata, non è nemmeno garantita in maniera esplicita una forma di riconoscimento dei legami affettivi del minore nato a seguito di tecniche di procreazione medicalmente assistita praticate all'estero da una coppia di persone dello stesso sesso. Tali bambini, di conseguenza, rischierebbero di essere ascrivibili alla categoria di nati non riconoscibili, subendo di conseguenza una ingiustificata compressione dei propri diritti.

La discussione

Per Miriam Galimberti (Pd) e Zecchini, la non contemplazione delle varie forme di famiglia è medievale e hanno attaccato l'attuale Governo di centrodestra per il cambio di rotta imposto in materia che gli ha fatto meritare le bacchettate dall'Europa.

Un bambino ha bisogno di affetto, protezione e che siano riconosciuti i suoi diritti

Ha detto la prima. Coppola, il proponente, ha citato il caso che lo ha spinto a inoltrare la mozione: quello di un bambino che ha perso per cause naturali il padre biologico ed è stato affidato ai nonni, che vivono in un'altra città. Solo dopo un iter burocratico è stato adottato dall'altro padre ed è potuto tornare a casa.

Claudio Gargantini (Tutti per Cernusco) ha citato Massimo Recalcati, psicologo e scrittore cernuschese, sottolineando come non sia la composizione di genere a garantire la bontà di una coppia. Anzi, il professionista, è testimone quotidianamente anche di veri soprusi messi in atto da coppie formate da mamme e papà nei confronti dei figli.

Cecchinato ha invece parlato di tutela dei minori: laddove per il centrosinistra la tutela è la trascrizione all'Anagrafe, per altri è la possibilità di garantire ai bambini di avere una mamma e un papà e non maternità surrogate, ad esempio.

E' una controversia che va avanti da anni e su cui il Legislatore non legifera da tempo, non solo da quando al Governo c'è il centrodestra medievale.

Zacchetti ha annunciato la propria astensione come da prassi per tutti i casi in cui il Consiglio conferisce a lui, in quanto primo cittadino, un incarico in questioni di coscienza.

Ha riportato la sua sinora unica esperienza di coppia omogenitoriale in città, che ha conosciuto, spiegando dio avere alla fine ("non fu una scelta facile") proceduto alla trascrizione ("decisi di tutelare gli interessi del bambino, rispettando i dettami della Costituzione"). Tuttavia non ha nascosto che si tratta di un tema molto complesso che presenta criticità e su cui il legislatore (il Parlamento) è necessariamente chiamato a fare chiarezza per dare linee univoche ai sindaci.

Le preoccupazione infatti, è che gli atti possano essere impugnati e annullati. Non verrà mai meno la mia vicinanza ai cittadini su un tema così forte

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