Ricorrenza

Vaprio, Giulia Perego racconta come ha vissuto il suo 25 Aprile di 78 anni fa

"Fu una grande festa", ma ci sono stati anche giorni molto difficili

Vaprio, Giulia Perego racconta come ha vissuto il suo 25 Aprile di 78 anni fa
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Quel giorno avrebbe dovuto andare a scuola, aveva 11 anni. Giulia Perego, una colonna dell'Anpi locale di Vaprio d'Adda, ha ricordato come fu il suo 25 Aprile di 78 anni fa.

"Una grande festa"

Un evento che ha cambiato il corso della storia nel ricordo di chi l'ha vissuto. A parlare del "suo" del 25 Aprile è Giulia Perego, classe 1934, che 78 anni fa visse con profonda emozione il giorno della Liberazione. Una giornata particolarmente importante per lei, vista anche la sua storia e quella della sua famiglia impegnata nell’antifascismo.

Di quel giorno straordinario mi ricordo che fu una grande festa. Quella mattina avrei dovuto andare a scuola, ma circolò subito la voce che era successo qualcosa di importante e di non andare in classe. C’era tutta la gente per strada e fu una grande festa, anche perché era finalmente finito un periodo molto brutto, mio papà era una staffetta partigiana e mi ricordo il sollievo che provavamo quando lo vedevamo rientrare a casa dopo che era uscito nonostante il coprifuoco. Con altre bambine ci eravamo sedute su muretto che guarda verso il ponte e un soldato americano ci ha dato del cioccolato.  Erano altri tempi basta immaginarsi che mia mamma, visto la giornata particolare, mi aveva mandato a compare delle uova per fare una frittata per festeggiare.

ha spiegato.

I giorni successivi la vittoria non furono facili

Prima della Liberazione Giulia e la sua famiglia avevano passato momenti molto duri, con la difficoltà a reperire il cibo e i bombardamenti, ma anche i giorni immediatamente successivi non furono facili a causa della presenza di militari tedeschi in ritirata.

Il 26 e il 27 aprile furono molto duri. Era arrivata la notizia ai partigiani e agli americani che c’erano in paese che una colonna tedesca si stava ritirando. Venivano da Spino ed era quindi probabile che Vaprio fosse sulla loro strada. Ci dissero di stare in casa.
Sparavano degli spezzoni (bombe, ndr) incendiari. Prima abbiamo sentito i colpi poi abbiamo visto i proiettili che salivano verso il cielo. Ce la siamo vista davvero brutta.

 

Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 22 aprile 2023.

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