Ingannati

Pagano, ma restano senza casa. Truffati da madre e figlia

Un gruppo di persone ha deciso di raccontare la propria storia per evitare che altri caschino nel tranello

Pagano, ma restano senza casa. Truffati da madre e figlia
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Cerchi casa? Te la vendono o te la affittano loro. Peccato che poi si rimanga senza tetto e senza soldi.

Truffe per migliaia di euro

Le hanno denunciate, ma al momento non hanno riavuto indietro le migliaia di euro che hanno versato per uno spazioso appartamento in centro a Truccazzano. O per dei corsi per il lavoro inesistenti a Liscate. O per prestiti che non sono andati a buon fine.

Le truffatrici sono mamma e figlia, residenti nell’Adda Martesana, che da anni "lavorano" sul territorio: usano false identità, falsi nomi, spesso cambiano look e taglio di capelli, ma ormai sono conosciute. Ci sanno fare, sono brave a parlare e a circuire: hanno una discreta abilità anche nel falsificare e-mail e documenti.

Il metodo è stato perfezionato negli anni: prima adescano le vittime presentandosi di persona, dicono di avere lavoro, figli a carico e che vogliono cambiare casa e vita. Tempestano le vittime di messaggi, vendendo false speranze, e poi spariscono nel nulla con tutti i loro soldi.

Stanchi di subire le ingiustizie, hanno deciso di parlare

Questa volta un folto gruppo di persone residenti in diversi parsi dell’Adda Martesana, tra i quali anche Melzo e Liscate, ha deciso di far sentire la propria voce.

I truffati sono stanchi di rimanere in silenzio e subire l’ingiustizia, così, dopo aver sporto le dovute denunce alle autorità, hanno deciso di raccontare le loro storie. E nella disgrazia, sono diventati addirittura amici.

Gabriele Baini, 33 anni residente a Melzo ma che lavora a Liscate, Morena Navoni, 61enne di Truccazzano, ma prima residente a Liscate, Monica Gallo, 57enne, di Melzo, Anna Cotugno e Sebastiano Re, 48 anni, di Truccazzano e Paolo Ameruoso 43 anni, insieme a Melissa Cimmarrusto di Masate e una donna, che ha voluto rimanere anonima, di Liscate, madre di due figli, hanno deciso di parlare, ma gli ingannati sono in realtà molti di più.

Agganciati su Facebook nella sezione annunci

Alcuni sono stati "agganciati" su Facebook, nella sezione degli annunci. Ognuno di loro ha visto in affitto o in vendita una casa (sempre la stessa) a Truccazzano, che è piaciuta. Hanno provato ad acquistarla o ad affittarla, sganciando migliaia di euro di caparra o anticipo, ma in tutti i casi è finita male.

I soldi si sono volatizzati, fra falsi bonifici e mille scuse poco credibili, insieme alle due, che sono sparite dalla circolazione. Alcuni di loro hanno rischiato di rimanere senza un tetto sopra alla testa, altri invece, a oggi sono sul filo del rasoio e rischiano di rimanere senza casa con figli a carico.

Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta della Martesana e dell'Adda in edicola da sabato 8 aprile 2023 e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc.

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