Bussero per il 21 marzo ha ricordato le vittime innocenti della mafia
Non si è persa la tradizionale lettura dei nomi di chi ha pagato con la vita il coraggio di dire "no" all'illegalità
Anche quest'anno la tradizionale iniziativa di Bussero per commemorare le vittime della mafia ha avuto luogo. Si è tenuta ieri, martedì 21 marzo 2023, in piazza Curie.
Lettura dei nomi a Bussero, in piazza Curie
I cittadini e le associazioni di Bussero e i sindaci di Gessate e Pessano con Bornago, si sono riuniti in Piazza Marie Curie ieri per commemorare, attraverso la lettura dei loro nomi, le vittime di mafia registrate dagli anni sessanta fino a oggi.
Come simbolo del ricordo, un’installazione artistica realizzata dal Circolo Barzago, composta da una distesa di ombrelli bianchi e dalle sagome con le foto e le storie di Lea Garofalo, Ilaria Alpi, Gelsomina Verde, Pietro Sanua, Emanuela Loi e Rita Atria, donne e uomini che hanno perso la vita per schierarsi dalla parte della legalità.
Ecco perché proprio il 21 Marzo
L’ iniziativa dell’Associazione Libera contro le mafie di don Luigi Ciotti nacque dal dolore di una madre che perse il figlio nella strage di Capaci. Suo figlio era il caposcorta di Giovanni Falcone. La donna si avvicinò a don Ciotti, prendendogli la mano e si presentò con una domanda tanto semplice, eppure troppo a lungo ignorata: "Perché il nome di mio figlio non lo ricordano? E' morto come gli altri". Il nome del ragazzo era Antonino Montinaro.
Da allora, ogni 21 Marzo, primo giorno di primavera, si celebra la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, perché nessuno, secondo Libera e il Comune di Bussero, deve essere dimenticato.
Ricordare per combattere l’indifferenza
Al termine della lettura dei nomi, i ringraziamenti del sindaco di Bussero Massimo Vadori alla sindaca di Gessate Lucia Mantegazza, al sindaco di Pessano Alberto Villa, alle Forze dell’Ordine e alle numerose associazioni che hanno partecipato alla manifestazione.
Care e cari amici, uso questa espressione, amici. Io penso che quando ci ritroviamo in un’occasione come quella che stiamo vivendo adesso, anche le normali differenze che possono esserci tra noi sugli affetti, la politica, la religione, lo sport, l’amore, credo passino in secondo piano.
La comunità di Bussero ha partecipato a molte iniziative, come la marcia a Pioltello, cercando di trasmettere il messaggio più importante. Noi ci siamo, non vogliamo voltarci dall'altra parte. L’indifferenza è il peggior torto che possiamo fare a chi, anche a costo della vita, ha lottato per la libertà di tutti noi.